Como in piazza contro i fascismi / VIDEO e FOTO

Migliaia di persone e tutto lo stato maggiore del Pd hanno manifestato dopo le intimidazioni skinhead

Lo stato maggiore del Pd a Como (Cusa)

Lo stato maggiore del Pd a Como (Cusa)

Como, 10 dicembre 2017 - Non saranno stati stati diecimila, come ha annunciato entusiasta il vicesegretario del Pd, il ministro Maurizio Martina, ma di sicuro ieri mattina a Como si sono ritrovati in migliaia sotto le bandiere di Pd, Anpi, Cgil e le mille sigle di quella sinistra che almeno per un giorno ha messo da parte i litigi per ritrovarsi unita a difendere la Costituzione.

«L’antifascismo in un Paese come il nostro, con la nostra storia e il nostro passato, non è una scelta ma un imperativo morale», ha spiegato Gianni Cuperlo ai piedi del palco dove per volontà della direzione Pd nessun politico, compreso il segretario nazionale Matteo Renzi, è voluto salire. Un modo per non rendere troppo politica una manifestazione contro fascismi e razzismi voluta in città dopo l’incursione del Veneto Fronte Skinheads nel corso della riunione di “Como senza frontiere”. La firma del Pd c’è stata eccome, però, sulla «bellissima giornata», come l’ha definita Matteo Renzi, nella quale si è «riunito tutto il popolo della sinistra attorno ai valori dell’antifascismo e della difesa della Costituzione», come ha aggiunto non senza una punta di rimpianto il guardasigilli Andrea Orlando che la manifestazione ha deciso di godersela tra il pubblico con una bandiera dell’Anpi legata attorno al collo, al di là delle transenne che proteggevano gli altri ministri e i big del centrosinistra.

Alla fine a fare l’unico vero intervento politico sul palco allestito tra il Monumento ai Caduti e il Tempio Voltiano è stata Anna Francescato, portavoce di “Como senza frontiere”. «Siamo nati due anni fa come rete di associazioni per prestare il nostro aiuto ai migranti arrivati in città, abbiamo operato lontano dall’attenzione dei mass media, incredibilmente, chi si è accorto della centralità del nostro lavoro sono stati i fascisti. L’irruzione intimidatoria che abbiamo subito, seppur senza conseguenze fisiche, ha un’evidente drammatica valenza simbolica. Assai maggiore crediamo sia il valore della risposta che abbiamo dato: la non violenza. Portare avanti la lotta per i diritti umani di tutte e tutti è la nostra risposta. Se un gruppo di Fronte veneto Skinheads ha cercato senza riuscirci di intimidirci, è perché il nesso tra comportamenti e azioni intorno ai fenomeni migratori e capacità democratiche di una società è fortissimo. Le formazioni della galassia nera sono state utilizzate per rafforzare politiche isolazioniste e punitive. Sottovalutare questi aspetti significa non capire che sono in gioco i valori fondanti della democrazia».