A2a-Lgh, più tempo per le nozze: sotto esame il debito di Aem

Il gruppo cremonese deve 29 milioni alla partecipata

Un intervento dei tecnici di A2a che sta chiudendo le nozze con Lgh (Newpress)

Un intervento dei tecnici di A2a che sta chiudendo le nozze con Lgh (Newpress)

Milano, 4 febbraio 2016 - Si allungano i tempi per chiudere l’operazione con cui A2a acquisirà il 51% di Linea group holding (Lgh), multiutility della Bassa lombarda. È ancora in corso la trattativa sulle clausole del contratto che assegnerà alla società partecipata dai Comuni di Milano e Brescia la maggioranza delle quote, oggi in pancia a cinque municipalizzate: Cogeme di Rovato (Brescia), Asm di Pavia, Astem di Lodi, Scs-Scrp di Crema e Aem di Cremona. Proprio i 29 milioni di euro di debito che quest’ultima ha accumulato verso Lgh, di cui controlla il 31%, sono al centro di una riunione in calendario oggi tra i vertici di A2a e quelli dei cinque soci per definire le condizioni con cui procedere nell’operazione.

La multiutility guidata dal presidente Giovanni Valotti vuole stringere i tempi sulla firma del contratto, che si sarebbe già dovuto chiudere a fine gennaio, ma chiede certezze sulla ristrutturazione del debito da parte di Aem. Per questo, come si legge in una nota dei legali che assistono i soci di Lgh, A2a ha proposto «una condizione sospensiva al closing (chiusura, ndr) dell’operazione costituita dal rilascio da parte di un esperto indipendente dell’attestazione di fattibilità di un piano di risanamento del debito di Aem ai sensi dell’articolo 67 della legge fallimentare». 

A2a sarebbe disponibile a pagare direttamente a Lgh parte della somma che avrebbe destinato all’acquisto delle azioni di Aem, come forma di copertura del credito. Il gruppo guidato da Valotti ha messo nero su bianco un’offerta per una quota del 50%, che gli altri soci di Linea group vorrebbero aumentare. La restante parte del credito di Lgh non sarebbe coperta subito, ma sarebbe legata all’esito del programma di risanamento di Aem. «Abbiamo chiesto alle banche di preparare un piano, con dismissioni di asset importanti – precisa il presidente della società cremonese, Massimo Siboni –. La nostra situazione è dichiarata da tempo, non chiediamo stralci».

Nel frattempo oggi l’assemblea dei soci di Cogeme si riunisce per nominare il nuovo consiglio d’amministrazione, dopo le dimissioni di tre componenti il 20 gennaio e il conseguente pensionamento dell’intero esecutivo. I tempi diluiti nella trattativa con A2a giocano a favore della municipalizzata, che deve decidere come cedere le proprie quote: se in cambio di contanti o di azioni del compratore. L’esclusiva di A2a su Lgh ora potrebbe proseguire fino a fine mese.

luca.zorloni@ilgiorno.net

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