Zone Italia Covid: Lombardia verso l'arancione. Ecco tutti gli spostamenti delle regioni

La Lombardia il 27 novembre chiederà allentamento misure. Fontana: "Noi? I nostri dati sono già da zona gialla". Ma non è l'unica regione che punta a un cambiamento di fascia. L'ultima parola spetta a Conte

Lombardia arancione

Lombardia arancione

Milano, 26 novembre 2020 - Il 27 novembre è alle porte. E la geografia dell'Italia della seconda ondata Covid è pronta a cambiare. Domani infatti arriverà l'atteso rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità sul monitoraggio dell'emergenza Covid-19 regione per regione . Per il Governo Conte sarà dunque il momento di decidere se cambiare la collocazione (quindi il colore) di alcune aree.

Ecco la situazione attuale delle regioni 

Gialla (rischio moderato): Lazio, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto. Arancione (rischio sostenuto): Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Puglia, Sicilia, Umbria. Rossa (rischio alto): Abruzzo, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d'Aosta

Zone d'Italia: come potrebbero cambiare 

La mappa delle zone potrebbe però cambiare nelle prossime ore. Come detto la Lombardia, il Piemonte e la Calabria ambiscono a passare da zona rossa a arancione. Emilia-Romagna, l’Umbria e le Marche invece potrebbero lasciare la zona arancione per quella gialla. In base a quanto stabilito dal Dpcm di Conte che ha diviso il Paese per fasce di rischio sarebbe possibile ricollocarle da venerdì, ma l’orientamento prevalente – sulla spinta del ministro della Sanità – è quello di tenere tutto congelato fino al 3 dicembre. La decisione finale spetterà al premier. 

Fontana: Lombardia già da zona gialla

Da Palazzo Lombardia non ci sono dubbi: la regione ha tutte le carte in regola per un allentamento delle misure.  "Noi dal 27 potremo chiedere di entrare nella  zona arancione, anche perche' i dati oggi addirittura ci accrediterebbero in zona gialla, ma io non voglio precorrere i tempi" ha detto ieri il presidente lombardo Attilio Fontana. "I dati sono sicuramente molto incoraggianti, soprattutto in questi giorni- sottolinea il governatore- e noi da un punto di vista tecnico sono 15 giorni che saremmo entrati in zona arancione, però il Dpcm pretende che una volta che si cambi classe, bisogna confermare i dati per almeno due settimane".

Gallera: "Siamo pronti"

In zona arancione sabato 28 novembre o lunedì 30 novembre? L'assessore al Welfare Giulio Gallera: "Noi siamo  pronti, se, come abbiamo le indicazioni, lo sforzo dei lombardi ha dato quei risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti è giusto che si possa il prima possibile iniziare una riapertura lenta, graduale che deve essere accompagnata da un grandissimo senso di responsabilità perché non dobbiamo ricadere a breve in un'altra situazione di criticità, ma è giusto farlo". Per l'assessore lombardo determinanti sono i dati dell'emergenza Covid-19. "C'è una riduzione quotidiana costante dei posti letto impegnati per Covid, sia in pneumologia sia in terapia intensiva, quindi la situazione sta migliorando, chiaramente più lentamente, come abbiamo già visto nella prima fase, questo ci aiuta".

Nuovo Dpcm Natale

Ma non c'è solo la questione dei cambiamenti di fascia delle regioni a movimentare il dibattito all'interno della maggioranza. Sono giorni decisivi anche per il nuovo Dpcm Natale che entrerà in vigore il 4 dicembre e conterrà le nuove misure per fronteggiare l'epidemia di Coronavirus che resteranno in vigore durante le vacanze di Natale e di fine anno. Oggi è il giorno del vertice con i capi delegazione del governo e i ministri interessati, poi il summit con le Regioni. Tanti i nodi da sciogliere: dagli impianti di sci al cenone, dagli spostamenti tra regioni al coprifuoco

 

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