Lombardia in zona arancione: "Pronti a lenta e graduale riapertura"

Gallera: "Lo sforzo dei lombardi ha dato quei risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti"

Lockdown a Milano, strade deserte

Lockdown a Milano, strade deserte

Milano, 25 novembre 2020 - "Noi siamo pronti. Lo sforzo dei lombardi ha dato quei risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti. E' giusto che si possa il prima possibile iniziare una riapertura lenta, graduale, che deve essere accompagnata da un grandissimo senso di responsabilità, perché non dobbiamo ricadere a breve in un'altra situazione di criticità, ma è giusto farlo". Con queste parole l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera ha parlato delle tempistiche dell'eventuale passaggio alla zona arancione, che dovrebbe essere richiesto venerdì dalla Lombardia "ci stiamo confrontando col Governo. Non so se partiremo il lunedì oppure già il sabato - ha precisato Gallera - Ma noi siamo pronti". 

A un mese esatto dal Natale, infatti, la Lombardia avanzerà la richiesta per il ministro Speranza. Il regalo che i lombardi si aspettano potrebbe arrivare già venerdì 27 novembre con l'allentamento delle misure anti Covid e il passaggio da zona rossa ad arancione. D'altronde i principali indicatori sono positivi e da giorni la regione più colpita dal Covid fa registrare segnali in costante miglioramento: dal calo dell'indice di contagio Rt, sceso sotto l'1 a Milano, alla riduzione del rapporto tamponi-positivi, ieri al 15,7%, fino all'allentamento della pressione sugli ospedali, dove da due giorni si registra il segno meno nelle terapie intensive. Senza contare i dati assoluti che vedono il numero dei contagi in calo in tutta la regione. 

Lombardia in zona arancione: ecco cosa cambia

Per Gallera "c'è una riduzione quotidiana e costante dei posti letto impegnati per Covid" in Lombardia e "sia nelle pneumologie che in terapia intensiva la situazione sta migliorando, chiaramente questo avviene più lentamente" rispetto ai contagi "come abbiamo visto nella prima fase" dell'epidemia "ma è costante" il miglioramento "e questo ci aiuta. L'elemento che stiamo notando è che c'è una crescita dei no Covid sia nei pronto soccorso e quindi nei ricoveri". Quanto ai numeri elevati di decessi da Covid-19, l'assessore ha ricordato che "è purtroppo l'ultimo dato che migliorerà e questo ormai lo sappiamo. Fortunatamente oggi il numero dei morti è molto inferiore rispetto a quello della prima fase". Oggi i malati Covid "li curiamo meglio e li curiamo prima", i medici "hanno imparato ad affrontare anche questo virus con degli ottimi risultati. Però questo dato dei decessi accompagna dolorosamente il coronavirus".