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Varese - Sono stati interrogati e rimangono in cella i due stupratori che venerdì della scorsa settimana hanno abusato di due ragazze ventenni seminando il panico sui treni e nelle stazioni provincia di Varese. Davanti al gip di Busto Arsizio, Luisa Bovitutti, i due sono rimasti in silenzio. Solo l’italiano 21enne avrebbe confermato quanto dichiarato domenica notte nella stazione dei carabinieri di Saronno dove era stato poi portato. "Il mio assistito ha confermato quanto reso davanti ai carabinieri la scorsa domenica – spiega l’avvocato d’ufficio Monica Andreetti –. Per lui è stato convalidato l’arresto ma solo per un capo di imputazione, quello che riguarda la violenza sessuale di gruppo". Si aggrava quindi la posizione del marocchino 27enne, assistito dall’avvocato di Tradate Fabio Bascialla. Potrebbe essere stato lui materialmente a compiere lo stupro sul vagone ferroviario ai danni di una ragazza di 21 anni che era sola nel vagone ferroviario della tratta Milano-Varese e che era impegnata a guardare il proprio cellulare. Il marocchino è anche accusato di rapina. Intanto dagli atti emerge la crudezza con la quale i due hanno agito nei confronti dell’impiegata 21enne che stava viaggiando sulla carrozza di un treno partito da Milano Cadorna per Varese Nord. Il marocchino l’avrebbe subito aggredita usando una bicicletta, che i due si erano portati sul treno, per bloccarle le gambe mentre il compagno faceva da vedetta. La donna avrebbe subito prima un violento pugno all’occhio, poi un morso ed altri pugni in sequenza, infine lo stupratore l’avrebbe spinta a terra iniziando ad abusare di lei sul pavimento della carrozza. Il nordafricano, secondo la testimonianza della ragazza, puzzava di alcool.
I due si sarebbero poi allontanati una volta che il capotreno - che la coppia di balordi aveva tenuto d’occhio una volta saliti sul convoglio - sentendo le urla della giovane era accorso nello scompartimento. Poi la discesa dal treno e la ricerca di una seconda preda individuata in una 22enne nata in Italia ma di origine nordafricana. In questo caso la reazione veemente della donna ha fatto fallire il piano dei due che poi sono spariti nelle strade vicine alla stazione di Venegono Inferiore. Dopo avere passato così la serata di venerdì, i due si sono dati al festino di sabato sera durante il quale provvidenziale è stato l’intervento dei carabinieri di Saronno che, arrivati in un appartamento di Tradate per schiamazzi, hanno trovato la coppia di stupratori, individuati grazie alla stampella usata dall’italiano. Un particolare che non è sfuggito ai militari. Domenica sera la ragazza stuprata sul treno si è recata in caserma per riconoscere i due che adesso dovranno rispondere di una serie di reati.