ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Violenza sessuale a Gallarate, radiologo sfila le mutandine a una paziente per l’esame alla caviglia. Indagato per abusi su altre pazienti

Varese, denunciato il tecnico di radiologia di una struttura sanitaria. Foto nelle parti intime e palpeggiamenti su almeno altre due donne

Una radiografia (foto di repertorio)

Una radiografia (foto di repertorio)

Gallarate (Varese), 27 dicembre 2023 – La denuncia è di violenza sessuale aggravata dalla qualifica di pubblico servizio: un radiologo operante in una struttura sanitaria di Gallarate, risulta indagato dopo l’attività degli inquirenti della procura di Busto Arsizio avviata a giugno del 2023, dopo la segnalazione di una paziente. La donna si è rivolta al commissariato in seguito ai comportamenti che il tecnico avrebbe avuto nei suoi confronti durante una radiografia a una caviglia.

La giovane donna è stata sentita in modalità protetta con l’ausilio di una psicologa dal personale della squadra del commissariato e nel suo racconto è emerso come il professionista per effettuare una radiografia ad una caviglia ordinasse alla paziente di togliersi i pantaloni e di tenere addosso solo l’intimo. Con la scusa che l’indumento potesse dare fastidio alla nitidezza della radiografia, dato che a suo dire per la completezza dell’indagine radiologica doveva fare degli accertamenti anche all’altezza del femore, l’uomo le ha poi le abbassato le mutande fino all’altezza delle ginocchia scoprendole i genitali.

Solo al ritiro degli esiti radiografici la donna ha scoperto in realtà di essere stata oggetto di attenzioni sessuali, poiché l’esame strumentale era stato effettuato esclusivamente alla caviglia e non anche al femore come invece indicato dal tecnico. L’attività di indagine ha permesso di acquisire nominativi di altre pazienti trattate e circa una ventina, dalle dichiarazioni è emerso un quadro di atteggiamenti per lo meno sconvenienti e poco deontologici da parte del professionista.

Quasi tutte le pazienti venivano fatte spogliare all’interno della sala raggi, senza usufruire dell’apposito spogliatoio. In più casi il professionista effettuava le indagini radiologiche ordinando alle pazienti di spogliarsi completamente ovvero di abbassare le mutandine scoprendo quindi i genitali, destando forte imbarazzo nelle donne. Oltre a ciò, in due casi, avrebbe aiutato le pazienti a spogliarsi della biancheria intima prima di effettuare l’analisi radiologica e quindi a rivestirsi dopo l’indagine, toccandole quindi nelle parti intime. Il tecnico radiologo è indagato per violenza sessuale aggravata, avvenuta nei confronti della prima donna e di altre due pazienti.