Vaccini Covid in Lombardia, Fontana: "Dal 12 aprile spero si dica basta alle limitazioni"

Inaugurato l'hub di Varese, alla presenza del ministro della Difesa Guerini. Il governatore lombardo chiede "un ultimo sforzo a medici ed infermieri"

Attilio Fontana all'inaugurazione dell'hub a Varese

Attilio Fontana all'inaugurazione dell'hub a Varese

Varese -  In Lombardia prosegue a ritmi serrati la campagna vaccinale anti Covid.  Se mercoledì a Busto Arsizio sono arrivati il Commissario straordinario per l’Emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo e il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio oggi, per il centro vaccinale alla Schiranna di Varese, è presente il Ministro alla Difesa Lorenzo Guerini. Insieme a lui il presidente della Regione Attilio Fontana e il sindaco di Varese Davide Galimberti. Presenti anche il coordinatore della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso, il presidente della provincia, Emanuele Antonelli e il direttore generale di Asst Settelaghi, Gianni Bonelli.

Il sindaco Galimberti: "La migliore forma di ristoro"

"Oggi partono contemporaneamente il centro della Schiranna e quello di Rancio - ha detto il sindaco di Varese Galimberti - è un messaggio importante che va nella direzione di tutelare la salute delle persone e l'unica vera forma di ristoro per il sistema economico, sociale e sportivo". E ha aggiunto: "Effettuare vaccini in tempi rapidi in queste strutture è la migliore forma di ristoro. Abbiamo voluto realizzare questo centro per liberare in qualche modo gli ospedali di tutta quella attività Covid e riprendere le attività di cura ordinaria fondamentali per tutelare pienamente il diritto alla salute di tutti. Qui si sta sperimentando una sinergia con i medici che si stanno impegnando fortemente per raggiungere i risultati prefissati. Tutti sono coinvolti, c'è stato un appello al volontariato e hanno risposto in tantissimi". "E' una maratona e durerà parecchio - ha proseguito Galimberti -. Pensavano fossimo degli sfavoriti ma man mano che i nostri campioni si avvicinano al traguardo sono sicuro che ci arriveremo molto bene grazie a questo grande spirito di solidarietà e affetto nei confronti dei nostri principi fondanti".

La struttura, posta sulle rive del lago di Varese, è stata intitolata all'onorevole Giuseppe Zamberletti, fondatore della Protezione civile. 'L'Italia è stanca di contare i morti. Deve evitarli. Ecco perchè per una vita ho parlato di previsione e di prevenzione, fino alla nausea' è la frase dell'onorevole Zamberletti, scomparso il 26 gennaio 2019, che il Comune di Varese ha deciso di attaccare all'ingresso del Centro Vaccinale. La struttura a pieno regime ospiterà oltre 2.500 persone al giorno e sarà il punto di riferimento per le vaccinazioni del capoluogo varesino e dei Comuni vicini. Da oggi, e per le prime settimane, nelle tensostrutture saranno vaccinate le persone over80, per poi passare, a partire dal 12 aprile, alla campagna che coinvolgerà gradualmente tutta la popolazione del territorio. Indicativamente si parla di circa 300 mila cittadini che riceveranno il vaccino tra il centro di Varese e quello di Rancio Valcuvia. Nel dettaglio, sono presenti due tensostrutture di oltre 50 metri ciascuna per un totale di venti linee vaccinale. Le strutture sono state allestite dall'Esercito, in particolare dal Reggimento Tattico Logistico della Brigata di supporto al Nato Rapid Deployable Corps di stanza a Solbiate Olona. Un lavoro, quello dei militari dell'esercito, portato avanti in tempi brevissimi che ha permesso di dotare il territorio varesino di un hub fondamentale per la lotta al cavid 19. 

Guerini: "Una battaglia difficile ma abbiamo capacità"

“Zamberletti è una figura importante di questa terra e per tutto il Paese, con la sua intuizione e il suo sforzo per la costruzione di una moderna Protezione Civile. Qui oggi si vuole testimoniare un lavoro comune. Abbiamo bisogno di uno sforzo collettivo e ampio, che sia giovato da tutte le componenti della nostra realtà. E credo che quello di oggi sia un esempio molto positivo di uno sforzo realizzato insieme", ha detto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. E ha aggiunto: "So quanto questa Regione abbia sofferto in quest’ultimo anno. Un anno fa, quando ci riunimmo dopo il paziente zero, non immaginavamo che ci saremmo trovati davanti a un’esperienza che ha cambiato la storia di tutto il mondo. Un anno che ci ha cambiato e ci ha colpiti nei nostri affetti e nelle perdite che ciascuno di noi ha conosciuto. Abbiamo avuto tanti morti e tanta sofferenza, stiamo combattendo una battaglia molto difficile, ma noi abbiamo la capacità, i valori e le competenze per vincere”.

Fontana: "Chiedo ultimo sforzo ai medici"

Nel corso dell'inaugurazione è intervenuto anche il governatore lombardo Attilio Fontana: "Il mio grazie personale a Guido Bertolaso che da quando è arrivato in Regione sta lavorando in maniera indefessa per la campagna vaccinale. Vaccinare 60 milioni di cittadini è qualcosa di complesso. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato, la provincia di Varese in particolare è la dimostrazione della collaborazione di tutti i livelli, volontariato e istituzioni". Il presidente ha proseguito: "Un ultimo richiamo alla nostra Sanità, a medici, infermieri e volontari che da un anno danno risposta alle richieste di aiuto dei nostri cittadini. Sono esausti, a loro chiedo di fare un ultimo sforzo. Con la vaccinazione riusciremo finalmente a sconfiggere questo virus e toglierci questo incubo che ci sta accompagnando da più di un anno”. "L'ultima cosa che ci manca è che arrivino i vaccini, ma sono convinto che gli impegni che sono stati assunti verrano rispettati e che dal 12 o 13 aprile inizierà questa grande operazione e riusciremo a dire basta a queste troppo limitazioni che stiamo subendo", ha concluso.

Direttore Asst Settelaghi Bonelli: "Vogliamo decollare"

"Da tre mesi a questa parte - ha spiegato il dg di Asst Settelaghi, Bonelli - abbiamo portato avanti la campagna vaccinale, ieri sono state raggiunte 55mila dosi effettuate e oggi è un momento importante. A regime questo centro avrà 20linee di vaccinazione e sarà aperto 7giorni su 7, altre 10 linee di vaccinazione sono a Rancio Valcuvia, arrivando così a 30 linee in totale". E ha aggiunto: "Vogliamo decollare e completare la campagna di salute pubblica più grande della storia. Siamo pronti a farlo. Oggi tra qui e Rancio attiviamo 30 linee vaccinali. Esercito ha fatto un lavoro incredibile, insieme al Comune di Varese e alla Comunità Montana della Valcuvia per Rancio. E’ un gioco di squadra tra istituzioni, insieme così si può fare un grandissimo lavoro”. Grazie all'attivazione di queste due strutture la campagna vaccinale di Asst Sette Laghi segna ulteriore, netto, impulso: a regime, infatti, i due centri permetteranno il funzionamento di 30 linee vaccinali, per oltre quattromila vaccinazioni al giorno che saranno somministrate anche grazie al supporto dei Medici di Medicina Generale e della croce Rossa che si sono resi disponibili per offrire il loro supporta. A Rancio Valcuvia è presente una tensostruttura, sempre allestita dall'Esercito, grazie alla sinergia con la Comunità montana Valli del Verbano. La campagna vaccinale di Asst Sette Laghi è partita il 27 dicembre scorso e ha contato fino a oggi sull'attività di sei centri vaccinali ospedalieri (due all'Ospedale di Circolo e gli altri a Tradate, Angera, Cittiglio e Luino) e di una equipe itinerante. Complessivamente, ad oggi, Asst Sette Laghi ha consumato il 98% dei vaccini consegnati, somministrando oltre 70mila vaccinazioni.