
di Francesco Pellegatta
È stato compiuto il primo passo verso la riqualificazione dei 24 ettari che oggi sono un prato abbandonato nei pressi di Malpensa. E che aspettano ancora di rinascere a nuova vita, con vantaggi per i tre Comuni interessati. L’hanno chiamata "perequazione territoriale", e si tratta di una prima volta assoluta per la Lombardia. Lo schema di accordo è stato appena approvato dalla Giunta regionale Fontana su proposta dell’assessore al Territorio Pietro Foroni; oltre al Pirellone, coinvolge anche la Provincia di Varese e i Comuni interessati: Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo. Da sempre in prima linea per, diciamo così, contenere gli "appetiti" dello scalo intercontinentale e preservare il proprio territorio. L’ambito si trova nell’area delocalizzata vicino a Malpensa, dove in passato sono stati demoliti 208 immobili nei quali non era più possibile risiedere a causa dell’inquinamento acustico generato dall’aeroporto.
Così, dopo l’acquisizione di immobili e terreni, la Regione ha provveduto ad abbattere tutto quanto, in vista di un futuro progetto di riqualificazione che sta ora prendendo forma. L’intenzione è quella di creare un corridoio verde, concentrando la parte edilizia sulla frazione sommese di Case Nuove; intenzione che ha già incassato il "sì" del consiglio comunale di Somma. "Con questo accordo - spiega Foroni - che è il primo applicato sul territorio lombardo, andiamo a intervenire sulle aree del Varesotto libere a seguito della demolizione". Una prima volta che l’assessore definisce un perfetto esempio di "economia circolare urbana". "Dopo la demolizione le aree sono tornate a prato, a dimostrazione che demolire costa poco e che si possono recuperare oltre il 90% dei materiali".
L’elemento urbanistico innovativo, tiene a sottolineare Foroni, "è rappresentato dall’applicazione della perequazione territoriale: grazie alla nuova legge sulla rigenerazione urbana, lo sviluppo insediativo sarà per lo più concentrato nella frazione di Case Nuove di Somma Lombardo".
Con la ripartizione, tra tutti e tre i Comuni interessati, "di alcuni vantaggi – continua l’assessore - tra cui parte dei tributi fiscali comunali, degli oneri di urbanizzazione secondaria e del contributo sul costo di costruzione".
L’attuazione dell’accordo territoriale avverrà tramite successivo accordo di programma tra gli enti sottoscrittori, nel rispetto della legge regionale.