Marco Manfrinati è comparso in un’aula giudiziaria per la prima volta dal terribile pomeriggio del 6 maggio, quando, in via Menotti a Varese, ha tentato di uccidere a coltellate l’ex moglie Lavinia Limido, 37 anni, e ferito a morte il padre della donna, Fabio Limido, 71, intervenuto in difesa della figlia e colpito con 20 coltellate, di cui una letale. Ieri, davanti al gip, Tiziana Landoni, è stata discussa l’opposizione presentata dall’avvocato Fabio Ambrosetti, che assiste la famiglia Limdo, alla richiesta del procuratore Carlo Nocerino di archiviazione della denuncia per maltrattamenti. La denuncia era stata presentata dall’avvocato Ambrosetti, per conto di Lavinia Limido, il 2 luglio del 2022. In aula Manfrinati è intervenuto per sottolineare come fosse stato lui a registrare una telefonata presentata a suo discarico dal difensore. G.Mor.
CronacaUccise il suocero. Manfrinati in aula per la prima volta