Trent’anni di 118: tanti cambiamenti, stessa passione

Personale e mezzi hanno sfilato fino ai Giardini Estensi dove è stato allestito un villaggio

Migration

È un fine settimana di festa in tutt’Italia per il Sistema di Emergenza Territoriale 118, istituito il 27 marzo 1992 con un decreto del Presidente della Repubblica. Trent’anni che vengono celebrati in questo weekend in tutta la penisola, Varese compresa. La città giardino, dove il servizio iniziò 5 anni più tardi, nel 1997, ha festeggiato ieri la ricorrenza con un pomeriggio ricco di appuntamenti aperti alla cittadinanza. Il via alle 14.30 alla Basilica di san Vittore con una celebrazione religiosa, seguita poi dalla sfilata degli operatori dell’emergenza sanitaria, che hanno attraversato le vie del centro di Varese insieme alle autorità civili, militari e religiose. Un lungo serpentone che ha raggiunto i Giardini Estensi, dove è stato allestito una sorta di "villaggio del 118", con le ambulanze d’epoca e di oggi a fare da cornice al momento dei saluti istituzionali. Prima a prendere la parola Sabina Campi, direttore della Aat 118 Varese. "È un momento di condivisione di cui avevamo bisogno per dirci un grazie. Siamo donne e uomini che lavorano con passione e determinazione, e che sanno adattarsi ai cambiamenti".

Sono intervenuti anche il sindaco, il prefetto e i consiglieri regionali Monti e Astuti. Quindi è stata benedetta una nuova automedica e il pomeriggio è entrato nel vivo, con l’apertura degli stand dedicati all’attività del 118. Sono state allestite postazioni di dimostrazione delle manovre Blsd, le "manovre salvavita" che vengono attuate in caso di arresto cardiaco. Quindi attività dedicate ai bambini, un infopoint del 112 e la presenza delle associazioni.

L.C.