Sui social la “normalità” apparente Solo in casa, ha massacrato la bimba

Casarile, l’uomo fermato per il tentato omicidio della figlia della compagna pubblicava foto di momenti in famiglia

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CASARILE (Milano)

di Marianna Vazzana

Una convivenza cominciata da pochi mesi. Un fidanzamento che stando a quanto riportato su Facebook è iniziato alla fine dello scorso marzo e si è concretizzato in un’unione sotto lo stesso tetto, al quarto piano di una palazzina di via Colombo a Casarile, tra Milano e Pavia. Lei, la sua figlioletta e lui. Mario Franchini, ventottenne, muratore, è ora in carcere per il tentato omicidio aggravato della bimba della sua compagna, di appena 9 mesi. Ha confessato di averla colpita sabato pomeriggio. Pugni e schiaffi le hanno causato un’emorragia cerebrale e la frattura del cranio, dell’omero e del radio. Un pestaggio originato da "futili motivi" ancora da chiarire. Ad accorgersi che la piccola aveva ecchimosi su volto e torace è stata la nonna materna, contattata dalla figlia che in quel momento era fuori casa e che non riusciva a mettersi in contatto con il compagno, da solo a casa con la sua bambina. Gliel’aveva affidata, evidentemente si fidava ciecamente di lui.

Capita la gravità della situazione, la nonna ha chiamato il 118. Poi la corsa al San Matteo di Pavia e il successivo trasferimento all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. L’Asst ha fatto sapere in serata che "la bambina non è ricoverata in terapia intensiva, non è in pericolo di vita e le sue condizioni sono stabili". A casa, i carabinieri hanno sequestrato il pigiamino della piccola.

Ma chi è, Mario Franchini? Un muratore di 28 anni con precedenti (risulta già censito nella banca dati delle forze dell’ordine). Originario di Martina Franca (Taranto), prima di trasferirsi a Casarile abitava a Cusano Milanino dove avrebbe ancora la residenza. Tra i cittadini interpellati, però, nessuno dice di conoscerlo.

Dal profilo Facebook sembra un ventottenne come tanti: faccia pulita, foto con la sua fidanzata e altre scattate in famiglia. Una “normalità“ cancellata da uno scatto d’ira che lo ha portato a colpire il corpicino di una bimba indifesa. E ora vengono i brividi anche a leggere sulla sua presentazione che "gli piace il pugilato".