
Gli studenti premiati
Varese, 2 novembre 2018 - Un gioco che, come alcuni dei migliori esempi del “settore”, abbina divertimento e sapere. A inventare “Chi si è ferma è perduto” sono stati i ragazzi della scuola primaria Settembrini, dell’istituto comprensivo Varese 3 Vidoletti: un lavoro, inserito fra le attività curricolari dell’anno scolastico, che ha permesso di vincere il primo premio del concorso “Territori mutanti” (categoria “Baby”), organizzato dalla Regione Lombardia. Si tratta di un’iniziativa specificamente dedicata agli studenti lombardi nell’ambito del programma didattico “Natura in movimento”. Gli allievi varesini sono stati premiati nell’auditorium Testori di Palazzo Lombardia, l’edificio che ospita uffici e servizi della Regione.
Sul palco con i ragazzini e i loro insegnanti sono saliti il governatore (e “loro” ex sindaco) Attilio Fontana e l’assessore regionale ad Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi. "Il gioco - questa la motivazione che ha spinto la giuria ad assegnare il riconoscimento ai bimbi della Vidoletti - rappresenta in modo efficace il complesso percorso didattico che la classe ha sviluppato sulle reti e sui corridoi ecologici della Lombardia coinvolgendo i diversi soggetti territoriali e Arpa Lombardia".
Il progetto “Territori mutanti” è rivolto a tutte le scuole lombarde. Ha lo scopo di avvicinare le classi al territorio, attraverso uscite didattiche e approfondimenti in classe. Al termine della fase di preparazione i partecipanti al concorso sono stati chiamati a produrre video o album fotografici che interpretassero i territori naturali, lavorando in un’ottica di conservazione ma anche di evoluzione dell’ecosistema di riferimento. In premio, attestati di merito a parte, i ragazzi hanno ricevuto la possibilità di godersi una visita guidata di gruppo di un giorno in una delle aree protette dei parchi regionali lombardi. Ai ragazzi della Vidoletti sono arrivati i complimenti del governatore Attilio Fontana, che si è detto onorato di potere consegnare un premio per l’ambiente ai ragazzi provenienti dalla città da lui stesso amministrata per dieci anni e nota, non a caso, come città giardino.