REDAZIONE VARESE

Striscione contro Saviano. La condanna del Comune

Varese, la presa di posizione di Galimberti e Laforgia

Lo scrittore e giornalista Roberto Saviano preso di mira a Varese con uno striscione razzista

Lo scrittore e giornalista Roberto Saviano preso di mira a Varese con uno striscione razzista

"Ancora una volta, quattro decerebrati scarsamente alfabetizzati hanno pensato di poter conquistare quindici minuti di celebrità, cogliendo l’occasione di una giornata in cui i riflettori si accendevano su Varese per la presenza di Roberto Saviano sul palcoscenico del Varese Summer Festival". Così il sindaco Galimberti e l’assessore Laforgia hanno commentato lo striscione comparso per lo spettacolo dello scrittore. "Schifato da tutta Italia, cantastorie sporco come uno straccio di seconda mano, ecco lo stereotipo del buon napoletano": queste le parole scritte sul lenzuolo. "Le frasi ignobili, costruite in una sintassi scombinata, non hanno scalfito l’emozione alle quasi mille e settecento persone che hanno accolto Saviano con un abbraccio nell’arena dei Giardini Estensi", commentano. "Come ha detto Saviano ‘anche Varese è casa sua’ e noi siamo stati ben lieti di averlo con noi. Peccato per quei quattro vigliacchi anonimi, che non hanno avuto modo di studiare un po’ di più". Lorenzo Crespi