Strage familiare di Samarate: domani i funerali di mamma e figlia. Due città in lutto

L’autorizzazione per le esequie è arrivata ieri dopo che le salme di Stefania Pivetta e di Giulia sono state dissequestrate. Resta grave il primogenito Nicolò

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Saranno celebrati domani, sabato, alle 15 nella chiesa della Santissima Trinità a Samarate i funerali di Stefania Pivetta, 56 anni, e della figlia Giulia, 16 anni, vittime della violenza omicida di Alessandro Maja, che ha tentato di uccidere anche il figlio Nicolò, 23 anni, ricoverato ancora in prognosi riservata all’ospedale di Circolo a Varese. Prima del rito funebre, alle 14, 30 sarà recitato il Rosario. L’autorizzazione per le esequie è arrivata ieri mattina dopo che le salme sono state dissequestrate. Nelle due città che stanno condividendo il dolore per la strage familiare, Samarate, dove viveva la famiglia Maja, nella villetta in via Torino 32 dal 1999 e Cassano Magnago, dove risiedono i genitori di Stefania, Ines e Giulio Pivetta, sarà lutto cittadino, come deciso dai due sindaci, Enrico Puricelli e Nicola Poliseno. Questa sera alle 20.30 a Samarate nella chiesa parrocchiale ci sarà un momento di preghiera con la cittadinanza organizzato dal Comune e dalla Comunità Pastorale Maria Madre della Speranza per ricordare Stefania e Giulia e testimoniare la vicinanza a Nicolò, sopravvissuto alla furia omicida del padre e che resta in prognosi riservata in ospedale a Varese. "Dobbiamo essere forti per lui" dicono i nonni e lo zio Mirko Pivetta. Proseguono intanto le indagini degli inquirenti, ancora da capire il movente della strage, sembra che Maja, professionista nel settore dell’interior design con studio a Milano, negli ultimi tempi fosse ossessionato dai soldi, temesse una situazione di indigenza. E poi l’incursione notturna avvenuta l’altra notte da parte di ignoti nella villetta della strage. Furto, macabra bravata o azione di un mitomane? R.F.