Storie di killer "normali": 5 morti da inizio anno

Padri assassini, spesso per vendetta nei confronti delle ex. E mariti o fidanzati che non accettano la fine della relazione

Famiglie a pezzi: una lunga scia di sangue ha sconvolto la Lombardia dall’inizio dell’anno. Omicidi commessi in famiglia, fra congiunti, all’interno della routine domestica improvvisamente interrotta dall’irreparabile. Si comincia il primo dell’anno, con l’orrore di Morazzone. Il padre separato Davide Paitoni ha assassinato il figlio di soli sette anni e ha chiuso il cadavere nell’armadio, poi ha cercato di uccidere la ex. Si aspetta il 24 marzo e succede un fatto simile, con un esito se possibile ancora più tragico. Due sono i figli di Andrea Rossin, 44 anni, strappati alla vita a 13 e 7 anni dallo stesso papà, che si suicida. A trovare i corpi sarà proprio la mamma. Separata anche lei. Padri assassini che gettano sulle ex il sangue dei figli. Ma anche mariti che non tollerano di essere lasciati, come Carlo Fumagalli, che il 19 aprile ha affogato la moglie Romina, lanciando l’auto nell’Adda, sapendo che lei non sapeva nuotare. E poi anche figli assassini, come Davide Garzia, che a 24 anni ha massacrato la mamma Fabiola di 57 a calci e pughi, lasciandola a terra nel tinello di casa. Vite spezzate e una sola cosa in comune: una normalità descritta come tranquilla e pacifica dai vicini.