Stop al nuovo polo scolastico: "Difendiamo gli alberi e il bosco"

Ambientalisti e volontari a Gallarate si oppongono al progetto di costruzione di un nuovo polo scolastico a via Curtatone, difendendo l'area verde e gli attuali edifici. La petizione online su change.org chiede di preservare l'ecosistema e di trovare una diversa collocazione per la scuola.

Stop al nuovo polo scolastico: "Difendiamo gli alberi e il bosco"

Stop al nuovo polo scolastico: "Difendiamo gli alberi e il bosco"

Si sono dati appuntamento in via Curtatone nell’area dove sorgerà il nuovo polo scolastico di Cajello e Cascinetta, i volontari del Comitato salviamo gli alberi di Gallarate e gli ambientalisti in quella sede hanno lanciato la petizione online su change.org" Difendiamo il bosco di via Curtatone e gli attuali plessi scolastici di Cascinetta e Cajello". Un progetto finanziato con fondi europei, secondo i promotori da mettere nel cassetto, per tutelare l’area verde destinata a scomparire per far posto ai nuovi edifici.

In mano i documenti del Parco del Ticino che ha riconosciuto, hanno spiegato i volontari "il valore naturalistico dell’area, chiedendo una diversa collocazione del polo scolastico". Dal punto di vista naturalistico e ambientale la fascia che il Comitato vuole salvaguardare è "una ricchezza che la città di Gallarate non può perdere". Un’area che invece potrebbe diventare, ecco la proposta del Comitato e degli ambientalisti, "sede di un progetto didattico tutelando la flora e la fauna presenti" ribadendo che "nessuna compensazione risulterebbe adeguata rispetto alla perdita di un ecosistema pluridecennale". Dunque da fermare il megaprogetto finanziato dai fondi europei con l’accorpamento delle scuole dei due rioni in un unico plesso. La petizione è partita, i promotori ribadiscono le ragioni della loro opposizione: l’intervento comprende nuovo consumo di suolo, elimina una fascia di bosco, colloca una scuola in una zona esposta all’inquinamento acustico (dall’autostrada e dalla ferrovia) poi c’è l’aspetto educativo, "con spazi inadeguati e il rischio di dover dirottare una parte dell’utenza verso altre scuole e quello sociale, con l’impoverimento della vita dei quartieri, legato all’allontanamento delle scuole dal centro dei due rioni". R.F.