Stop a 11mila falsi capi di lusso. Quartetto di furbetti a giudizio

Quattro individui rinviati a giudizio per produzione e distribuzione di calzature contraffatte del marchio Philippe Plein. Indagini della Guardia di Finanza di Legnano hanno portato al sequestro di oltre 11mila articoli contraffatti del valore di circa 250mila euro. Accusati di introduzione e commercio di prodotti con loghi falsi, uno dei soggetti anche di ricettazione.

Stop a 11mila falsi capi di lusso. Quartetto di furbetti   a giudizio

Stop a 11mila falsi capi di lusso. Quartetto di furbetti a giudizio

Sono stati rinviati a giudizio i quattro soggetti che si occupavano di produrre e distribuire calzature e accessori contraffatti del marchio di lusso Philippe Plein per immetterli infine sul mercato attraverso un’organizzazione che si muoveva sull’asse Sant’Elpidio a Mare-Legnano. Tutto era nato dalle indagini condotte della Guardia di Finanza di Legnano durante i servizi di controllo economico del territorio, anche a contrasto della contraffazione e dell’abusivismo commerciale, culminate nel maggio 2023 in un’operazione portata a termine nel maggio dello scorso anno. Dalle prime verifiche e piccoli sequestri, infatti, erano stati avviati ulteriori accertamenti che avevano portato a un importante sequestro. Allora erano stati sequestrati dalla Guardia di Finanza nel centro calzaturiero del Fermano oltre 11mila articoli contraffatti del marchio di lusso "Philippe Plein", tra cui scarpe, pochon, toppe in plastica e fibbie metalliche, per un valore stimato in circa circa 250mila euro. Il successivo sviluppo delle indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, aveva permesso di scoprire il luogo di produzione per giungere a Sant’Elpidio a Mare, dove i capi venivano realizzati in uno stabile gestito dai due imprenditori del territorio. Per quattro persone era scattata la denuncia a piede libero: ora, a conclusione delle indagini, quattro soggetti sono stati rinviati a giudizio e tutti dovranno rispondere del reato di introduzione e commercio di prodotti con loghi falsi. Uno dei quattro, un commerciante lombardo, è stato rinviato a giudizio anche per ricettazione.

P.G.