Stazionarie ma gravissime le condizioni del ferito

Restano gravissime le condizioni di uno dei quattro ragazzi presenti all’interno dell’Audi A3 che nella notte fra sabato e domenica è andata a sbattere a tutta velocità contro un muro di una storica abitazione di via Gorizia. Il diciannovenne, residente in uno dei comuni della zona, è ricoverato nel reparto di Rianimazione del Niguarda di Milano con una serie di lesioni interne agli organi e agli arti. È stato invece operato nelle scorse ore il venticinquenne alla guida del mezzo che si è schiantato a folle velocità nella notte. Il giovane è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico all’ospedale San Gerardo di Monza ed attualmente sarebbe fuori pericolo di vita. Stanno invece meglio gli altri due ragazzi presenti all’interno del veicolo: un ventinovenne, sottoposto ad un intervento chirurgico in ospedale a Legnano dove rimane ricoverato e un ventunenne rimane in osservazione al San Carlo di Milano. Non si conosce ancora nel dettaglio la dinamica del sinistro, avvenuto poco dopo la una di notte di sabato. Secondo una prima ricostruzione la macchina sulla quale viaggiavano – proveniente da Magenta, sulla statale 526 – all’altezza di villa Sirone Marelli a Robecco, è finita dritta alla curva a gomito di via Gorizia. Per terra i carabinieri di Abbiategrasso non avrebbero trovato alcun segno di frenata, come se l’auto impazzita fosse andata a sbattere a folle velocità. Un tragico errore di chi guidava, che poteva costare carissimo a tutta la comitiva di amici che stava rientrando a casa. Molti i commenti preoccupati da parte dei cittadini di Robecco che in queste ore, per curiosità, si sono recati proprio dinnanzi a Villa Sironi, la cui storica cancellata è stata completamente abbattuta dal fortissimo impatto.

"Se fosse andato piano non faceva quel macello. Nel male e andata bene. Spero guariscano tutti", spiega un cittadino sui social. "Pensiamo solo se fossero i nostri figli. Non sentiamoci migliori di altri nel dire che ai nostri figli non capiterebbe mai. Quando escono di casa non sappiamo cosa fanno con chi vanno. E la disgrazia può capitare a chiunque. Fa tanta rabbia perché a volte si pensa di essere immortali".

Christian Sormani