PAOLO GIROTTI
Cronaca

Sposi investiti e uccisi con l’auto. Nove anni dopo ecco la condanna. Il conducente finisce in carcere

La giovane coppia di Cairate, rientrata da poco dal viaggio di nozze, fu sbalzata dallo scooter . I carabinieri hanno arrestato un 32enne a Nerviano: è responsabile di omicidio colposo.

Nel 2015 aveva provocato un tragico incidente che era costato la vita a una giovane coppia di Cairate: a distanza di nove anni da quel tragico episodio per Rubil Behri, 32 anni, giudicato responsabile di omicidio colposo, si sono infine aperte le porte del carcere di Busto Arsizio.

I carabinieri della Compagnia di Legnano, infatti, lo hanno prelevato questa settimana a Nerviano, dove l’uomo lavora, dando esecuzione all’ordine di carcerazione, e Behri dovrà ora scontare cinque anni per omicidio colposo. Bisogna tornare indietro al 2015 per ripercorrere i momenti di quel tragico incidente: Michela Furnari, 38 anni e Mario Cocco, 36 anni, residenti nella frazione di Cairate di Boladello, erano appena rientrati dal loro viaggio di nozze quando, nella tarda serata dell’11 luglio mentre viaggiavano a bordo del loro scooter, in via Cassano a Fagnano Olona erano stati vittime di uno scontro frontale con un’auto, una vettura Ford Focus, alla cui guida c’era proprio il giovane cittadino albanese.

Quando i soccorritori erano arrivati sul posto era apparso subito chiaro che per la coppia in sella allo scooter non c’era nulla da fare: i due coniugi, sbalzati dal mezzo durante l’impatto, erano morti sul colpo. Durante il processo era poi emerso che Behri, come raccontato anche dai testimoni che in quel momento stavano percorrendo la stessa direttrice, sotto l’effetto di cocaina aveva compiuto un sorpasso azzardato, complicato anche dalla scarsa visibilità.

Nel 2020 la Procura di Busto Arsizio, a seguito del processo ordinario con dibattimento che aveva fatto seguito a due rigetti di istanze di patteggiamento, aveva presentato una richesta di pena a 6 anni di reclusione, ma il giudice aveva inflitto una sentenza ancora più afflittiva rispetto quanto paventato dall’accusa: 9 anni di reclusione con revoca della patente. L’iter giudiziario era poi proseguito e ora, a distanza di nove anni dall’episodio, per Behri si sono aperte le porte del carcere di Busto Arsizio, dove dovrà scontare una pena di 5 anni di reclusione.