Sos imprese: "Finanziamenti celeri"

La preoccupazione degli industriali di Varese: si rischia di perdere la propensione agli investimenti

di Lorenzo Crespi

La guerra in Ucraina, il rischio di di una crisi economica ancora più grave. Imprenditori sempre più preoccupati, da rincari e finanziamenti più difficoltosi.

Secondo l’ultima indagine sul credito svolta dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, i livelli dei tassi di interesse sul territorio oscillano da un minimo dell’1,1%, per i finanziamenti degli investimenti a 60 mesi, a una punta massima del 4% per il finanziamento della liquidità a lungo termine.

"C’è da chiedersi – commenta il presidente di Univa Roberto Grassi – quanto potremo ancora godere di questo basso costo del denaro. Comincia a serpeggiare tra gli imprenditori anche questo dubbio. La tempesta già oggi perfetta, a causa dei rincari energetici, potrebbe acquisire ancora più forza se le nostre marginalità fossero messe in crisi anche da incrementi di difficoltà e di costi nell’accedere ai finanziamenti".

Lo scenario inflazionistico e le preoccupazioni delle imprese per un conseguente aumento del costo del credito hanno fatto da sfondo al primo webinar del 2022 del ciclo d’incontri "Approfondimenti di Finanza - Scuola d’impresa", organizzato ormai da nove anni da Univa.

Il primo incontro ha visto tra gli ospiti Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Mediocredito Centrale, istituto bancario partecipato al 100% da Invitalia, agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. "Di fronte a un quadro congiunturale sempre più complesso – ha aggiunto Grassi – il sostegno che il sistema produttivo si attende dal sistema finanziario è fatto di tempistiche di risposta rapide e riduzione della burocrazia".

Univa ha fatto appello alle istituzioni e al sistema bancario, a cui si chiede di non perdere il contatto con l’economia reale e i territori. L’obiettivo è non far perdere la propensione agli investimenti: nel 2021 il 79% delle imprese manifatturiere ha investito e il 54% lo ha fatto impiegando risorse maggiori rispetto agli anni passati. Digitalizzazione e sostenibilità sono i driver di sviluppo su cui si concentrano gli investimenti, per cui le imprese si aspettnoa un sostegno da parte del mondo finanziario.