Solidarietà all’Ucraina: stop al carnevale

Antonio Tosi, alias Tarlisu, è anche presidente dell’Associazione Aubam: "Doveroso annullare la festa"

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di Rosella Formenti

Niente carnevale, a Busto Arsizio, già era stata annullata la sfilata, come negli ultimi due anni per la pandemia, domani, domenica non ci sarà neppure la cerimonia della consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Emanuele Antonelli al Tarlisu, la maschera bustocca, rappresentata da Antonio Tosi, poeta dialettale e cultore delle tradizioni, conosciuto con il soprannome "Ul Pedela" e presidente dell’Associazione AUBAM (associazione bambini nel mondo). Una cancellazione doverosa per manifestare vicinanza e solidarietà al popolo ucraino in questo drammatico momento. Un paese l’Ucraina che ha un legame forte con Busto Arsizio proprio grazie a Tosi e all’associazione che da decenni organizza l’accoglienza dei bambini di Chernobyl per soggiorni terapeutici nel territorio. "Non c’è niente da festeggiare" dice Tosi con il nodo in gola – non è il momento di divertirsi, di sorridere e scherzare, in Ucraina stanno vivendo una grande tragedia". Ogni giorno Tosi fino ad ora riesce a comunicare con Anastasia e Anna, 34 anni e 24 anni, oggi donne, ma da bambine accolte da lui e la moglie Antonella per soggiorni estivi – "E’ terribile quanto mi raccontano, per me e mia moglie sono come figlie, quindi si può immaginare con quale angoscia stiamo vivendo la situazione. Anna è chiusa in casa, con la mamma, Anastasia era a poche decine di km dal confine polacco, in auto con il marito e la sua bambina.

In fuga, in cerca di salvezza, quando è arrivato l’ordine per gli uomini di scendere dalle macchine e di ritornare nei loro paesi, richiamati per la guerra. Anastasia ha seguito il marito ed è tornata a Bojarca". Ogni giorno Tosi e la moglie attendono il contatto telefonico con le loro due "bambine", la speranza è che la guerra finisca al più presto. "Per me e Antonella è come essere là, con Anastasia e Anna, vedere le immagini che vengono trasmesse è una continua angoscia". Ieri Tosi ha contattato la direttrice dell’ospedale pediatrico di Bojarca che Aubam sostiene inviando una volta al mese materiale necessario al reparto, "mi ha risposto – continua – Antonio sono viva, la sentirò nei prossimi giorni, noi faremo il possibile per non far mancare il nostro sostegno".