
L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di finanza
Varese, 10 marzo 2017 - Badante “usuraia” arrestata dai militari della guardia di finanza di Varese: secondo l’accusa avrebbe prestato denaro a una collega con tassi di interesse del 70%. Non solo. Non si esclude che i casi possano essere di più. La donna, un’ucraina quarantenne, difesa dall’avvocato Stefano Bruno rigetta ogni accusa. L’arresto è comunque stato convalidato. A far scattare l’inchiesta è stata la denuncia di una collega della donna, sua connazionale. La presunta vittima a quanto pare versava in difficoltà economiche.
Aveva bisogno di denaro forse per sanare altri debiti e per dare una mano ai familiari rimasti in Ucraina. E si è confidata con la collega. La quale, gentilmente, si sarebbe offerta di darle una mano. La quarantenne avrebbe detto alla collega di non preoccuparsi. Le avrebbe dato una mano. Sarebbero almeno due gli episodi contestati all’indagata. In entrambe le occasioni avrebbe prestato cifre che oscillano tra i 1.500 e i 2.000 euro.
Quando però è arrivato il momento di restituire il prestito la generosa affabilità della quarantenne sarebbe sparita come d’incanto. Non soltanto rivoleva il denaro con scadenza molto ravvicinata, ma chiedeva anche gli interessi. Un tasso di prestito di circa il 70%: per l’accusa strozzinaggio vero e proprio. Così come da “cravattara” si sarebbero rivelati essere i metodi di riscossione messi in campo. L’altra donna s’è ritrovata a vivere in un incubo: telefonate pressanti, minacce, sino ad arrivare al sequestro di persona. Reato contestato alla quarantenne oltre a quello di usura.
A quanto pare la presunta vittima sarebbe stata invitata a un appuntamento per un accordo sulla restituzione del denaro. Arrivata in un appartamento di Varese nelle disponibilità della quarantenne, la connazionale s’è vista chiudere a chiave in una stanza. Rinchiusa sino a quando si fosse convinta a pagare. Alla presenza di un uomo piuttosto corpulento. Lui non le ha torto un capello, ma la quarantenne ha messo in chiaro che se la donna non avesse pagato si sarebbe fatta molto male. La vittima è riuscita ad allontanarsi dal luogo del sequestro e ha denunciato l’accaduto facendo scattare le indagini.
La badante usuraia è finita in carcere e rigetta ogni accusa. I finanzieri avrebbero peró trovato e sequestrato un’agendina con cifre scritte in cirillico che sarà oggetto di accertamenti. Potrebbe trattarsi della contabilità dell’usuraia e potrebbero esserci altre vittime.