Solbiate Olona: un check point alla caserma Nato. In arrivo anche un punto tamponi

Lo scopo è alleggerire il flusso di ambulanze e pazienti nei pronto soccorso delle province di Como e Varese

Solbiate Olona: un check point alla caserma Nato

Solbiate Olona: un check point alla caserma Nato

Varese, 11 novembre 2020 - Emergenza Coronavirus, scende in campo anche l’esercito. Il Corpo d’Armata di Reazione Rapida della Nato ha allestito alla Caserma Ugo Mara di Solbiate Olona un check point clinico avanzato.

Questa nuova realtà si avvale del personale, delle strutture e del materiale del Comando Nato e lavorerà insieme agli uomini e alle donne dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza. Il suo scopo è alleggerire il flusso di ambulanze e pazienti nei pronto soccorso delle province di Como e Varese. Nella struttura, con personale militare e materiale messo a disposizione, all'arrivo delle ambulanze il personale medico provvederà ad una prima visita per poi, se necessario, indirizzare i pazienti presso la struttura ospedaliera ritenuta più idonea.

Ma non finisce qui. Sarà pronto "entro dieci giorni" un punto tamponi nella caserma NATO di Solbiate Olona, in provincia di Varese. Lo ha annunciato Emanuele Monti, consigliere regionale della Lombardia e presidente della commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone. Con quello di Rovellasca i due centri "garantiranno la copertura del sud della provincia di Varese. La frammentazione territoriale rischia di congestionare il sistema di diagnostica, la Regione Lombardia con questa strategia è diventata la migliore in Italia nell'esecuzione tamponi molecolari covid sia come numero assoluto che per 1000 abitanti", ha aggiunto Monti.

Il centro della caserma NATO di Solbiate Olona, gestito in collaborazione con il personale militare, permetterà di effettuare "fino a 1.300 tamponi al giorno tramite apposito percorso drive through. Quest'iniziativa - ha detto Monti - permetterà di risolvere i problemi logistici e viabilistici che stanno caratterizzando il point di Malpensa Fiere, il quale sarà orientato alla diagnostica dei bambini e del personale scolastico. Stiamo parlando di progetti già avviati o che vedranno la luce entro 10 giorni e che vogliono dare risposte immediate al territorio".