
Uno skater nel campo appena inaugurato (Newpress)
Varese, 23 gennaio 2016 - Da quartier generale dello spaccio a casa degli acrobati su tavola.
Freddo pungente in piazza Repubblica, ma non manca nessuno all’inaugurazione dello skatepark che ha regalato una nuova giovinezza a uno dei punti più belli e importanti della città. Le nuove rampe fiammanti, lambite da un sole pallido, invogliano qualcuno a prendere gli skate, anche se un cartello invita al rispetto di alcune regole. Il progetto, finanziato dal Comune e dalla Regione con un contributo di 60 mila euro, era nell’aria da tempo, anche se i varesini hanno dovuto attendere 15 anni. A trasformare il sogno in realtà alcuni appassionati del settore come Jacopo Attardo, 24 anni, presidente di Rolling Maple, che ha curato i dettagli grafici del campo, e Alessio Sperati, titolare di ZooPark, negozio specializzato in skateboard. "Abbiamo creato una struttura molto versatile - dice Attardo - sia per i principianti, sia per i più esperti".
Esultano i commercianti della zona. "Dobbiamo ringraziare Comune e Regione - sottolinea Roberto Tanzi, di Ascom Varese - questa è una piazza che una volta era animata dal mercato coperto, ma che poi è stata abbandonata al degrado e allo spaccio". Non solo tavole con quattro ruote. Il campo è a disposizione anche degli amanti del rollerbrade e della Bmx. "Abbiamo in mente anche altre iniziative - spiega l’assessore all’Ambiente Riccardo Santinon - per esempio un campo da bocce e di basket. Vogliamo rendere più viva la piazza, facendo incontrare diverse generazioni".
Molto più di uno sfogo per ragazzi pieni di energia. Nel 2020 lo skateboard sarà infatti uno sport olimpico. Con uno stile ben definito e un suo nutrito vocabolario: "La cosa più bella è il 'trick' (che consiste nel far girare la tavola, ndr) o il salto, che in gergo si chiama 'ollie' - spiega Luca Liguori, 21 enne con lo skate sottobraccio -. Facciamo parte di un mondo abbastanza riconoscibile e ben codificato, anche per il nostro vestiario, e ora è stupendo avere uno spazio tutto per noi".
L’incubo ricorrente per molti varesini era l’“esilio” altrove, vista la mancanza di strutture adeguate. "Ero costretto ad andare a Milano o a Lugano - ricorda Lorenzo Migliarini, 30 anni - ora potrò danzare qui con la mia Bmx". Neanche a dirlo: a poche ore dall’apertura sono già in 40 a divertirsi sugli skate. E già si pensa a eventuali corsi per fare nuovi proseliti. "Abbiamo dimostrato che con pochi soldi si può fare molto - sottolinea l’assessore al Marketing Territoriale Sergio Ghiringhelli, - anzi, datemi uno skate, ora faccio un mezzo disastro", dice sorridendo.