Gallarate, sgombero del campo sinti: il freddo fa paura

Atteso il vertice in prefettura con il sindaco Andrea Cassani e una delegazione delle famiglie

Lo sgombero al campo sinti

Lo sgombero al campo sinti

Gallarate (Varese), 30 novembre 2018 - Sgombero del campo sinti in via Lazzaretto, oggi in mattinata è in programma un incontro in Prefettura a Varese: il prefetto Enrico Ricci incontrerà il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, l’avvocato Pietro Romano, una delegazione delle famiglie sinti e Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione nazionale Rom. Incontro, ha precisato Cassani che «non è assolutamente sintomatico della cessazione del processo di allontanamento in atto». Quindi le rimozioni andranno avanti. Ieri, giovedì 29, per l’intera giornata è proseguita l’attività di “trasloco” delle casette mobili, l’area in via Lazzaretto si è andata svuotando mentre le ruspe annunciate dal sindaco non si sono viste.

In mattinata ha fatto visita al campo sinti il prevosto di Gallarate monsignor Riccardo Festa, accompagnato da alcuni rappresentanti di Acli e Caritas che in questi anni hanno assicurato sostegno scolastico ai bambini e assistenza alle famiglie più bisognose. In via Lazzaretto è arrivato anche il questore di Varese Giovanni Pepè. Nel campo erano presenti alcune volontarie di Acli e Caritas che hanno portato aiuti alle famiglie, dopo aver raccolto le richieste delle mamme, soprattutto latte e pannolini per i bambini. Anche ieri il personale della Cri, nella struttura utilizzata dai sinti evangelici come “chiesa”, si è occupato dei bimbi intrattenendoli con giochi. Altre casette mobili sono state rimosse e portate all’esterno dell’area, alcune famiglie sinti hanno trovato sistemazione presso conoscenti, altre rimarranno per strada. Il problema ora è il freddo di notte. «Non voglio che i miei bambini passino un’altra notte al freddo – diceva ieri Terri Ferrari – non ho più la casa, ma da Gallarate io non voglio andare via, sono gallaratese, resto qui, chiediamo una soluzione dignitosa al sindaco».

In tarda mattinata arriva la proposta dell’amministrazione comunale con nuove condizioni: ci sono venti posti nelle due tende già predisposte e sessanta in alberghi o residence, i bambini resteranno con i genitori. Alcune famiglie sono pronte ad accogliere la proposta: il freddo fa troppo paura, i bambini devono dormire al caldo. Oggi l’attenzione è rivolta al vertice in Prefettura, sul tavolo la proposta di Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione nazionale rom, che chiede di attuare un progetto di inclusione abitativa per le famiglie del campo gallaratese. Domani pomeriggio invece i bambini con le loro mamme, che l’altro giorno avevano lanciato un appello a Papa Francesco, accompagnate dall’avvocato Pietro Romano saranno in piazza Libertà alle 18, quando ci sarà la cerimonia di accensione delle luci dell’albero di Natale. Un momento di festa anche per loro.

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