
Sequestro alla dogana. Cento chili di granchi vivi chiusi nelle valigie
I granchi erano vivi e in valigia. A scoprirli i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i finanzieri del Gruppo Malpensa – Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese, nell’ambito dei controlli doganali svolti presso l’aeroporto di Malpensa. A suscitare sospetti alcuni passeggeri in arrivo dalla Cina, con una quantità eccessiva di bagagli per ogni singola persona. Quando sono stati aperti sono stati confermati i sospetti degli operatori: quintali di pesci stoccati in borse frigo all’interno di comuni bagagli, privi di certificazione sanitaria, tra cui la scoperta di oltre 150 chilogrammi di granchi vivi, sopravvissuti a un viaggio di 10 ore. Gli accertamenti di natura specialistica hanno in prima battuta escluso che si trattassero di specie tutelate dalla convenzione Cites a protezione della flora e fauna a rischio estinzione. Diversamente, i granchi erano "Eriocheir Sinensis", sottoposti a sequestro ai sensi del decreto legislativo n. 230 del 15 dicembre 2017, in quanto specie esotiche invasive in grado, con il loro proliferare, di danneggiare o distruggere un ecosistema mentre sono considerati una prelibatezza nella gastronomia cinese. I granchi sono stati sottoposti a sequestro finalizzato alla confisca e soppressi previa consultazione dell’autorità sanitaria che ha eseguito gli accertamenti sulla specie animale. Per i passeggeri scatterà il pagamento di una sanzione da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 50mila. Il risultato dimostra il costante impegno e la sinergia tra Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza in un’ottica di contrasto a traffici illeciti che possono danneggiare l’ambiente e l’ecosistema. R.F.