Segnaletica per taxi errata. Si accende la polemica fra i banchi del Consiglio

Varese, gli esponenti del Carroccio attaccano il Comune sull’errore

Segnaletica per taxi errata. Si accende la polemica fra i banchi del Consiglio

Varese, gli esponenti del Carroccio attaccano il Comune sull’errore

Polemica politica post ferragostana nella città giardino. Materia del contendere uno strafalcione comparso sull’asfalto di una delle strade più importanti di Varese, quella via Sacco su cui si affaccia lo splendido Palazzo Estense, sede del Comune, e che è anche nota perché ospita, tradizionalmente, l’arrivo della Tre Valli Varesine, classica del ciclismo tricolore.

In seguito ad alcuni lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale, infatti, nella corsia preferenziale riservata a bus e auto bianche è comparsa la parola “TXAI” invece di “TAXI”. Un errore umano commesso dagli operai chiamati a realizzare l’intervento di restyling, bastato però ad accendere la polemica politica, a suon di comunicati diffusi dalle forze di opposizione e maggioranza. Ha dato fuoco alle polveri il Caroccio, da due mandati in minoranza nella città che è storicamente considerata la sua “culla”. Si legge in una nota, firmata dal segretario cittadino Marco Bordonaro: "Vorremmo dare la colpa dell’errore lapalissiano a una banale insolazione degli operai addetti al rifacimento della segnaletica orizzontale, ma perché suscita tutto questo clamore ciò che sarebbe passato facilmente quasi inosservato e rapidamente perdonato?". Da qui parte un ragionamento che vira presto in critica politica all’attuale amministrazione di centrosinistra. "Uno strafalcione che fa ridere ma anche riflettere. Al di là della posizione emblematica – proprio davanti al nostro meraviglioso Palazzo Estense – è altrettanto emblematico della gestione comunale degli ultimi anni – questo l’opinione di Bordonaro – Non c’è cattiveria, quanto sciatteria: qualcosa si fa, con grandi risorse mai viste prima grazie, prevalentemente, a Regione Lombardia, ma il risultato è sempre acciaccato, mai pari alle aspettative, i cantieri sono in ritardo e non si vede mai la luce in fondo al tunnel". Dal piccolo cabotaggio dei lavori di manutenzione ai progetti più importanti, la cifra, secondo i leghisti, è quella dell’incompletezza. "Così il piano stazioni è un’altro ‘txai’, largo Flaiano e i lavori della ex caserma altrettanto incerti – seguita Bordonaro – i piani asfaltature, il nuovo teatro di cui non si hanno più notizie, l’ippodromo, la Schiranna, il Sacro Monte". A replicare all’uscita di Bordonaro è stato Luca Piazza, coordinatore del consiglio di quartiere numero 5 (Biumo-Centro-Brunella). Una dichiarazione a difesa dell’anonimo autore dell’errore, ma anche dell’azione dell’Amministrazione comunale.