REDAZIONE VARESE

Scavi di Castelseprio e Tornavento Sue mete predilette sul territorio

Illustrò gli affreschi della chiesa di Santa Maria Foris Portas E partecipò alla camminata per la tutela della brughiera

Il legame di Philippe Daverio con il territorio si è consolidato nel corso degli anni anche con una serie di visite a luoghi d’arte e monumenti. Nel 2015 l’intellettuale scomparso nella notte di ieri si recò a Castelseprio per toccare con mano lo stato di avanzamento degli scavi archeologici nel sito Unesco. All’epoca Daverio era stato scelto dalla Regione come testimonial del Lombardia Unesco Tour, l’iniziativa itinerante organizzata per accendere i riflettori sul patrimonio artistico regionale. Con lui c’era l’allora assessore alla Cultura Cristina Cappellini. Daverio (nella foto) illustrò davanti alle telecamere il ciclo di affreschi della chiesetta medievale di Santa Maria Foris Portas, descrivendo le scene raffigurate che ritraggono episodi dell’infanzia di Cristo, forse ispirate ai vangeli apocrifi. Nel Basso Varesotto, a Gallarate, fu chiamato all’inizio degli anni 2000 dal sindaco Nicola Mucci a elaborare il piano culturale per il MaGa, il museo d’arte contemporanea di via De Magri.

Nel maggio del 2012 a Lonate Pozzolo, invece, aveva partecipato alla camminata organizzata dal comitato Viva via Gaggio per tutelare la brughiera, minacciata, fra l’altro, dai progetti espansivi dell’aeroporto di Malpensa. Con lui, quel giorno, c’era anche Giulia Maria Crespi, la “signora” del Fondo per l’ambiente italiano, scomparsa di recente. Quel giorno Daverio elogiò la bellezza della piazzetta di Tornavento, balcone naturale affacciato sulla brughiera.

R.V.