RE. CR.
Cronaca

"Lo inseguivano, lui si è lanciato": il mistero del giovane precipitato nell’autosilo a Saronno

In via Pola un ventitreenne è rimasto a terra esanime dopo una caduta di dieci metri. Rocambolesco il salvataggio mentre rimane il giallo: per alcuni testimoni sarebbe stato spinto

Sul posto i vigili del fuoco

Sul posto i vigili del fuoco

Saronno (Varese) – Pare che stesse fuggendo da qualcuno o che addirittura sia stato spinto, quando ha scavalcato un muro alto due metri ed è precipitato nel vuoto dall’altra parte. Sabato intorno alle 21.30 un ventitreenne nordafricano ha rischiato la vita volando per circa 10 metri nel parcheggio interrato di via Pola, dove è caduto dal piano -1 al -4 per restare a terra esanime. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Saronno che, passando attraverso un box vuoto, sono riusciti a recuperare l’infortunato utilizzando tecniche di salvataggio alpinistiche fino a imbragarlo e a riportarlo in superficie, coadiuvati dalle squadre Saf di Varese, alla presenza dei carabinieri della Compagnia di Saronno, della Polizia locale e del sindaco Augusto Airoldi.

Il giovane maghrebino è stato stabilizzato dai soccorritori del 118 e quindi affidato all’equipaggio di un’eliambulanza che lo ha trasportato d’urgenza al Sant’Anna di Como. Le sue condizioni sono serie, ma non sarebbe in pericolo di vita. L’accaduto, con la dinamica e le cause tutte da chiarire, ha destato grande apprensione in città. Al momento, il parcheggio multipiano rimane chiuso in attesa di ulteriori accertamenti.

Un’ipotesi alternativa al vaglio dei carabinieri è che il ventitreenne abbia perso l’equilibrio dopo essersi sporto per recuperare un sacchetto con alcuni effetti personali. Per ora non ci sono versioni confermate, anche se in città il passa parola racconta che il maghrebino, legato al giro di spaccio fiorente nella zona, sarebbe precipitato nel vuoto per sfuggire a un inseguimento dopo una lite. Testimoni avrebbero riferito della presenza di diversi individui, arrivati in cima al multipiano subito prima che il ragazzo scavalcasse il muro, per poi dare luogo a un fuggi fuggi generale senza prestargli soccorso.