SARA GIUDICI
Cronaca

Saronno, l’idea del sindaco Anche in città spunta Area B

Come avviene a Milano si pensa allo stop dei veicoli più inquinanti. Già studiato il potenziamento della videosorveglianza per leggere le targhe

di Sara Giudici

La città degli amaretti sogna una propria Area B come Milano? E’ quello che sembra osservando i progetti dell’Amministrazione del sindaco Augusto Airoldi che ha aderito ad un bando per dotare la polizia locale di strumenti per studiare prima e limitare poi il traffico più inquinante. Il Comune di Saronno, che risponde ai requisiti del bando, ha studiato, tramite il comando di polizia locale, una proposta, del valore di poco meno di 80mila euro, che prevede l’implementamento della videosorveglianza in ingresso ed uscita della città con ulteriori 7 varchi per adeguare il sistema attuale di 10 presenti sul territorio comunale. Al momento i portali con le telecamere rilevano solo le revisioni scadute e l’assenza di assicurazione dei veicoli in ingresso a Saronno ma l’Amministrazione vuole potenziare questo mezzo anche in chiave ecologia.

L’idea è quella di "monitorare i flussi veicolari, in particolar modo quelli di mero attraversamento della città, con un’analisi che parta dalla classe ambientale degli stessi al fine di adottare provvedimenti di limitazione alla circolazione dei veicoli inquinanti nella città o nelle aree con valori di inquinamento atmosferico da abbattere". Non va dimenticato che solo qualche mese fa aveva fatto molto discutere la scoperta che, in base allo studio condotto da ricercatori dell’Università di Utrecht, del Global Health Institute di Barcellona e del Tropical and Public Health Institute svizzero, Saronno fosse l’ottava città europea per morti da polveri sottili. Si tratta della classifica delle 858 città europee realizzata sulla mortalità annuale in considerazioni due fattori il particolato fine (PM2,5) e il biossido di azoto (NO2). In vetta Brescia e Bergamo che hanno il tasso più alto d’Europa mentre Saronno è all’ottavo posto. I risultati mostrano che 51mila morti premature da PM2,5 e 900 da NO2 potrebbero essere evitate ogni anno, se le città prese in esame riducessero i livelli dei due inquinanti ai valori raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In quella circostanza, come in campagna elettorale, l’Amministrazione aveva annunciato l’intenzione di intervenire sul fronte del contenimento dell’inquinamento atmosferico in città pur nella consapevolezza che si tratti di un tema da affrontare a livello comprensoriale se non provincia o regionale. Da qui probabilmente l’idea, come avviene nell’area B a Milano, di una "limitazione del traffico di attraversamento, la riduzione dei flussi di veicoli inquinanti e l’estensione di aree a traffico limitato possano migliorare la qualità dell’area in zone o vie particolarmente inquinate". Provvedimenti di cui recentemente ha parlato anche il sindaco Augusto Airoldi che ha avviato uno studio per comprendere i flussi di sosta e ztl in città.