
Un laghetto artificiale (foto d’archivio)
Saronno (Varese), 3 luglio 2016 - "Perché non convogliare le acque della depurazione in un bacino, creando un laghetto all’interno della parte pubblica prevista a parco dell’area? Non esiste un’altra simile opportunità per l’ecosistema cittadino, sarebbe davvero incredibile non utilizzarla". È l’ultima proposta, in merito al futuro dell’ex Cantoni, che arriva dal comitato saronnese Acqua Bene Comune e Legambiente Saronno.
L’ex Cantoni è la grande area dismessa che si trova alle porte della Cassina Ferrara. Gli ambientalisti scendono in campo in occasione di un anniversario: "Il 3 luglio ricorre il primo 'compleanno' dalla conferenza dei servizi che aveva finalmente sancito la presenza nell’area ex Cantoni dell’inquinamento della falda acquifera (a partire dal pozzo di via Parini) e che aveva deliberato la necessità di una sua messa in sicurezza". Nonostante sia trascorso un anno e si siano svolti diversi incontri secondo gli ambientalisti resta ancora molto da fare a partire dalle decisioni sulla bonifica delle acque: "La barriera idraulica non è ancora stata approvata e, visti i precedenti, la realizzazione degli interventi dovrà essere puntualmente controllata dagli enti preposti (oltre al Comune, in particolare Arpa e Provincia di Varese)".
Sempre dalla depurazione delle acque arriva la proposta di creare un laghetto: "I pozzi che verranno realizzati estrarranno circa 10-15 litri al secondo per il relativo trattamento di depurazione (che potrebbe durare anche qualche anno) ma poi, che fine farà tutta questa enorme quantità d’acqua?". La proprietà proponeva la "dispersione" delle acque trattate nel suolo (ma è vietato dalla legge) per cui si profila la possibilità del loro convogliamento nel torrente Lura.
"A noi - continuano gli ecologisti - sembra un enorme spreco, perché non convogliarle (almeno in parte) in un bacino d’acqua da realizzarsi all’interno della parte prevista a parco? Non esiste un’altra simile opportunità per l’ecosistema cittadino e sarebbe davvero incredibile non utilizzarla". Prima di tutto però, per Legambiente e Comitato Acqua bene comune, ci dovrebbe essere una maggiore informazione dei cittadini: "Crediamo che prima di dare l’avvio a qualunque procedura sia necessario per tutti i saronnesi avere maggiore chiarezza sul percorso che questa amministrazione intende portare avanti, ed è opportuno che venga al più presto convocato un confronto pubblico, un consiglio comunale aperto o un’assemblea pubblica, per una corretta informazione e la partecipazione attiva degli abitanti".