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Ripartono gli sfratti e in Comune scatta l’emergenza case: "Faremo la nostra parte"

Sono venti le famiglie che rischiano nelle prossime settimane di perdere l’alloggio. A Saronno Aler e municipio gestiscono 1.100 abitazioni popolari

La città torna a fare i conti con uno dei suoi problemi più storici ed annosi: l’emergenza abitativa. A tracciare un quadro della situazione l’assessore ai Servizi sociali Ilaria Pagani: "La richiesta di case popolari è da sempre importante ma nelle ultime settimane è tornato a presentarsi il problema degli sfratti che nel periodo della pandemia sono stati sospesi. Negli ultimi mesi l’iter è ripartito e adesso si sta cominciando a vederne l’esecuzione". Sono almeno una ventina, secondo la ricostruzione fatta dall’assessore in base ai dati raccolti da un confronto con dipendenti e avvocati, gli sfratti che saranno realizzati nei prossimi due mesi. "È un numero importante – continua Pagani – noi siamo già al lavoro per cercare di capire quali risposte si protranno dare a questa problematica. Il Comune non è tenuto a dare un alloggio al momento dello sfratto ma c’è ovviamente la volontà di fornire sostegno a queste famiglie in difficoltà". Complessivamente in città ci sono 1100 case popolari: 250 di proprietà del Comune e 850 di Aler. Inoltre secondo una ricerca realizzata qualche anno fa in città ci sarebbero un migliaio di alloggi privati sfitti. Un aiuto potrebbe arrivare dal bando per l’assegnazione delle case popolari che si aprirà a gennaio: "Abbiamo deciso questa data in modo da dare l’opportunità a tutti di avere un Isee aggiornato. Si sta inoltre lavorando per definire quante case ci sono vuote da assegnare". Si tratta di casa vuote per il decesso di proprietari o per la realizzazione di opere di manutenzione. "Ipotizziamo – conclude Pagani – una quindicina di alloggi in tutta Saronno tra proprietà Aler e comunali".