Olgiate, preso il rapinatore che ha sparato: aveva già ucciso un tabaccaio

Rintracciato con un’operazione congiunta dei carabinieri di Busto Arsizio con i colleghi di Tradate e gli agenti della squadra Mobile di Varese

Il vetro della tabaccheria di Olgiate Olona crivellato di colpi di pistola

Il vetro della tabaccheria di Olgiate Olona crivellato di colpi di pistola

Olgiate Olona (Varese), 21 dicembre 2019 - Simone Saibene può dirsi fortunato. Il tabaccaio di 22 anni rimasto lievemente ferito in una rapina nel negozio del padre Roberto mercoledì sera ha avuto una sorte decisamente migliore rispetto al “collega” che vent’anni fa incontrò sulla sua strada l’autore dell’assalto. Diego Mombelli, il 45enne senza dimora fermato con l’accusa di aver assaltato la bottega di via Piave, nel 1999, durante un’altra rapina a Legnano, freddò il 48enne Alessandro Pastore. Un “professionista” della rapina, Mombelli. Nel suo curriculum c’è anche un colpo in banca a Mendrisio, nel 2010. In quell’occasione prese in ostaggio clienti e operatori dell’istituto di credito. Mercoledì sera l’ultima impresa. La fuga, però, è durata poco.

L’uomo, che aveva esploso quattro colpi di pistola contro la vetrata della tabaccheria per convincere il figlio del titolare a consegnargli l’incasso, è stato arrestato a Tradate. È stato rintracciato con un’operazione congiunta dei carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio con i colleghi di Tradate e gli agenti della squadra Mobile di Varese. Forse Mombelli progettava di restare nascosto per qualche settimana. Forse meditava di spostarsi. Gli investigatori lo hanno scovato prima che potesse organizzarsi. Nell’appartamento dove si era rintanato, gli investigatori hanno scoperto pistola, taser, un coltello, il casco integrale che indossava mercoledì e anche la Kawasaki con cui è fuggito dopo aver strappato di mano il borsone con il denaro al tabaccaio 22enne. Sulla sua testa pendeva un ordine di cattura emesso dalla Corte d’Appello di Milano, che aveva delegato le indagini alla Polizia di Varese, per una rapina commessa nelle scorse settimane in Svizzera.

Così il lavoro dei poliziotti si è incrociato con quello dei carabinieri. Mombelli era tornato a piede libero nel 2010 dopo aver trascorso in carcere dieci dei 30 anni a cui era stato condannato per aver ucciso Pastore, il primo giugno di vent’anni fa a Legnano. Quella sera il commerciante stava per chiudere il suo negozio quando si trovò davanti Mombelli. Nel tentativo di difendersi dalla rapina cercò di colpirlo con uno sgabello, ma il malvivente estrasse la pistola e sparò un colpo letale. Fuggito in auto con la fidanzata in Basilicata, fu arrestato un anno dopo.