
Rainer Schneider
Varese, 16 febbraio 2025 – Addio al dottore degli animali. È morto il veterinario Rainer Schneider. Aveva 77 anni. Era il direttore scientifico del parco faunistico Le Cornelle di Valbrembo in provincia di Bergamo e direttore sanitario del Cras Stella del Nord, il Centro di recupero animali selvatici di Calolziocorte.
Il medico degli animali esotici e in difficoltà
Era il medico degli animali esotici, ma anche degli animali salvatici in difficoltà. Partecipava inoltre come ospite esperto a diverse trasmissioni televisive. Si è spento sabato sera. Rainer Schneider aveva uno studio a Casbeno, Varese, dove curava e operava tigri, serpenti, tartarughe azzannatrici e altre specie non comuni. Ha riattaccato anche il becco ad un tucano. Al Cras Stella del Nord di Calolziocorte invece si occupava di animali selvatici feriti. Rainer, Raniero in italiano, lo scorso settembre aveva festeggiato mezzo secolo dio carriera e di iscrizione all'albo dei veterinari. “Con gratitudine ricordiamo il nostro veterinario Rainer Schneider, che con dedizione e cura ha sempre supportato i nostri amici a quattro zampe – sono le parole dei colleghi e di tutti gli operatori delle Cornelle -. La sua presenza mancherà a tutti noi”.
Il ricordo di Michela Vittoria Brambilla
“La tua perdita è una di quelle che più fa male al cuore – è il cordoglio dell'onorevole Michela Vittoria Brambilla, fondatrice e presidente delle Leidaa, la Lega italiana difesa animali e ambiente, con cui lavorava allla Stella del Nord -. A tutti noi che ci battiamo per difendere i selvatici non mancherà infatti solo la tua figura intrisa di splendida umanità, ma anche la tua impareggiabile abilità professionale che ci ha consentito di salvare tantissimi animali che, in altre circostanze, sarebbero stati giudicati irrecuperabili”.
Tra gli innumerevoli casi, si è occupato del cervo Battista: inseguito dai cacciatori fino allo sfinimento, arrivato al Cras più morto che vivo e completamente paralizzato, lui aveva allestito una sala di rianimazione e lo aveva poi sottoposto a una lunghissima fisioterapia sperimentata in Africa con le antilopi.
La carriera
Il veterinario era uno dei massimi esperti di fauna selvatica. Oltre che in Italia ha lavorato in diverse località del mondo. In Indonesia, nella foresta del Sulawesi, ha creato un’oasi di 25 ettari dedicata al recupero di diverse specie di primati, pappagalli e rettili. In Sudafrica ha studiato le patologie e contribuito agli sforzi di conservazione di ungulati e giraffe. In Perù ha fatto parte della costruzione di un centro dedicato alla riproduzione dei rettili e allo studio di parassitosi di serpenti, sauri e anfibi.
“Sei stato – lo ricorda con affetto l'onorevole Michela Vittoria Brambilla - un grande medico che ha avuto il coraggio e la visione per cambiare: con te anche gli animali esotici, quelli sfruttati, gli animali di nessuno, i selvatici hanno avuto le migliori cure ed attenzioni, al pari di tutti gli altri. Oggi li immagino tutti intorno a te”.