PAOLO GIROTTI
Cronaca

Progetto “History lab”. Palio su archivio digitale

Un sito online pescherà dal database immagini scansionate e catalogate in maniera certosina così da costituire un patrimonio in continuo divenire.

Progetto “History lab”. Palio su archivio digitale

Progetto “History lab”. Palio su archivio digitale

Digitalizzare tutto il materiale disponibile collegato al Palio e alla sua storia per far sì che questo potenziale, enorme archivio di documenti e immagini non vada perduto e venga messo a disposizione dei diversi interessi che ruotano intorno alla manifestazione, quello dei partner della manifestazione così come quello dei semplici appassionati: è questa la mission che la Fondazione Palio si è data utilizzando il mezzo dell’"History lab", un sito on line che pescherà dal database delle immagini scansionate e catalogate in maniera certosina così da costituire un archivio in continuo divenire, frutto del materiale delle istituzioni relativo al Palio di Legnano ma anche di quello che arriverà grazie al contributo dei cittadini. Ieri la Fondazione Palio ha fatto un ulteriore passo avanti nella gestazione di questo progetto, non ancora on line, riunendo i suoi vertici e presentando lo stato di avanzamento: nella sede della Bpm, oltre al "padrone di casa" Dante Barone, Responsabile Area Mi Ovest - Banco BPM, il vice presidente della Fondazione, Luca Roveda, il membro del Cda, Massimiliano Roveda, e l’assessore legnanese alla Cultura, Guido Bragato. È innegabile che la crescita del progetto sia stata seguita passo dopo passo: fatto l’annuncio del progetto da avviare, infatti, nel dicembre del 2022 l’approdo on line dell’archivio digitale era stato inizialmente annunciato per il maggio dell’anno successivo, in occasione dell’edizione del 2023 del Palio. Evidentemente tempi e modi erano stati sottostimati, perché ieri la data è stata spostata all’inizio 2024. La mole di lavoro che compone il progetto è imponente: già ad ora sono state inserite in maniera professionale le scansioni professionali di ben 2mila documenti e ora si sta lavorando per compilare in maniera corretta le schede relative a ogni documento caricato. Il database è stato creato realizzando un software ad hoc, che sarà dunque proprietà della stessa Fondazione Palio, strutturato in modo da rispondere alle norme per l’archiviazione stabilite dal Ministero. Tutte le operazioni di acquisizione documentale saranno effettuate dalla Cooperativa Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio, ieri rappresentata dal responsabile commerciale, Gabriele Scampini.