Presa a botte e violentata nell’inferno dell’ex Cantoni

A dare l’allarme in piena notte la coinquilina della 20enne che non era rientrata. I carabinieri hanno localizzato il suo cellulare e catturato l’aguzzino in flagrante

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di Sara Giudici

Quando è stata trovata dai carabinieri della Compagnia di Saronno era decisamente provata: ferita non solo dalla violenza sessuale ma anche dalle percosse. I carabinieri del resto l’hanno letteralmente strappata al suo aggressore, arrestato in flagrante e subito portato in carcere a Busto Arsizio. È la drammatica vicenda che vede protagonista una 20enne residente in città. Pochi i dettagli sulla vicenda trapelati nelle ultime ore nella speranza di tutelare la privacy della ragazza, che dovrà svolgere un difficile percorso per riprendersi dall’accaduto ma anche per permettere ai carabinieri di portare avanti le indagini.

Ma cos’è successo esattamente? L’allarme è scattato domenica notte con una chiamata al numero unico delle emergenze. L’operatore ha parlato con una giovane saronnese preoccupata.

Era la coinquilina della 20enne, che ha spiegato come la ragazza non fosse ancora tornata a casa. Anzi, malgrado le ripetute chiamate non dava notizie di sé neanche al telefono. I carabinieri non hanno perso tempo: hanno rintracciato il cellulare della giovane scoprendo che era acceso nell’ex Cantoni, l’area dismessa tra via Miola e via Don Marzorati. Una zona insolita perché una ragazza vi si trovasse nel cuore della notte, tanto che sono accorse subito diverse pattuglie. I militari hanno trovato un maghrebino che abusava della ragazza dopo averla brutalmente picchiata.

Per prima cosa sono stati mobilitati i soccorsi, che hanno accompagnato la giovane vittima all’ospedale. Contemporaneamente è stato fermato e identificato lo straniero che, al termine delle pratiche burocratiche di rito, è stato portato in carcere. Per lui l’accusa è di violenza sessuale. I carabinieri di Saronno sono ancora all’opera per far chiarezza sull’accaduto. Le indagini e gli accertamenti proseguono alla ricerca di un complice, che sarebbe riuscito a dileguarsi prima dell’arrivo dei militari.

La notizia della violenza consumata in città ha riacceso il dibattito sulle condizioni dell’ex Cantoni, area dismessa a pochi passi dall’ospedale dove sono stati demoliti molti capannoni ma si susseguono le occupazioni dei senzatetto a caccia di un riparo.

Non è la prima volta che questo “hotel“ dei disperati diventa teatro di una tragedia. Dopo Ferragosto proprio nell’area dimessa è stato trovato il corpo senza vita di un 51enne albanese che viveva in città. Lo straniero non dava notizie di sé dai primi giorni di luglio, amici e familiari ne avevano denunciato la scomparsa. L’uomo era caduto accidentalmente da un’altezza di alcuni metri in un vano seminterrato e lì era rimasto fino a quando il corpo non era stato notato da altri occupanti che hanno dato l’allarme.