
Un lungo pomeriggio di lavoro per salvare i pesci ancora vivi e eliminare le carcasse di quelli morti da giorni che a causa del caldo iniziavano già a puzzare con tante segnalazioni dei cittadini. Ieri pomeriggio gli uomini dell’Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) sono arrivati sul posto con l’attrezzatura necessario recuperare i pesci ancora vivi e trasferirli in un tratto del torrente dove non ci sono rischi legati alla siccità. In sostanza hanno stordito i pesci e li hanno recuperati per poi liberarli.
Nel torrente Lura ci sono diversi tipi di pesce tinca, barbo gardon, ghiozzo, persico sole, carassio (il classico pesce rosso) oltre ovviamente vaironi e cavedani e gli esperti hanno recuperato molti specie diverse che si trovavano bloccata nella profonda pozza situata sotto il ponticello di via Tommaseo uno degli ultimi punti del torrente in cui in temi di siccità come questi resta l’acqua. Ovviamente l’operazione è proseguita con la rimozione delle carcasse di pesci morti causa del cattivo odore lamentato da residenti e passanti negli ultimi giorni. Del resto a far scattare l’emergenza sono state proprio le chiamate dei residenti della zona tra via Tommaseo e via Reina che hanno lamentato il cattivo odore che invadeva la zona.
Vista la profondità della buca, oltre 3 metri, non è possibile logisticamente recuperare tutti i pesci vivi e le carcasse ma in un pomeriggio di lavoro sono stati eliminati gran parte degli esemplari. Singolare il fatto che un intervento analogo è stato svolto esattamente un anno fa, sempre il 25 agosto, sempre a seguito della secca del torrente Lura. Ad alimentare la pozza dove "si fermano" i pesci vivi e le carcasse è il dispositivo di bonifica delle acqua attivo orma da un biennio all’ex Cantoni.
Sara Giudici