SIMONA CARNAGHI
Cronaca

Truffa clienti con polizze fantasma, condanna beffa a Varese

Pesante pena per l’assicuratrice ma tra due mesi andrà in prescrizione

Il tribunale della città di Varese

Varese, 19 marzo 2019 - Polizze assicurative fantasma: truffa da un milione di euro. Giusy Torregrossa, castronnese di 48 anni, assicuratrice accusata di aver raggirato decine di clienti ieri è stata condannata a 8 anni e 8 mesi di carcere. Ma inutilmente: tra due mesi sull’intero procedimento si abbatterà la prescrizione. La donna uscirà indenne dalla vicenda: gabbate le vittime che si sono costituite parte civile. Impressionante è il numero di persone individuate quali truffati dall’assicuratrice ammaliatrice: più di un centinaio di clienti della filiale della Milano Assicurazioni (controllata Fondiaria Sai) di via Morosini a Varese, gestita dalla quarantottenne, si sono ritrovati da pagare polizze mai stipulate stando all’accusa. In aula si sono costituite almeno 50 parti civili. Tra queste la stessa compagnia assicurativa che imputa alla presunta truffatrice danni materiali e di immagine. L’avvocato Vera Dall’Osto che patrocina i 50 clienti costituitisi ha però sottolineato come «sia la compagnia assicurativa stessa a dover rispondere dei danni patiti dai miei assistiti, visto che Torregrossa risulta nullatenente». L’assicuratrice, in passato, risultava proprietaria di una lussuosa villa in Kenya con tanto di piscina. Il bene, però, sarebbe andato perduto, così come persi sono andati i soldi contenuti sui conti correnti. La procura aveva subordinato la richiesta di patteggiamento avanzata dai legali dell’imputata al risarcimento di tutte le vittime. L’offerta risarcitoria avanzata da Torregrossa è stata però giudicata iniqua. Le sfumature della truffa contestata sono tante e variegate.

Per l'accusa, ad esempio, con i dati delle carte di credito di alcuni dei malcapitati clienti Torregrossa avrebbe aperto anche dei finanziamenti intascando il denaro e lasciando il debito ad altri. L’indagine condotta dai militari della compagnia della guardia di finanza di Varese ha preso le mosse nell’ottobre 2011. Quando due dei clienti truffati si sono ritrovati polizze vita mai stipulate da pagare. Ne è scaturita un’inchiesta complessa, anche perché secondo gli inquirenti la donna andava avanti con questi giochetti da sette o otto anni. Dagli accertamenti è scaturito un quadro raggelante. Torregrossa, figlia di assicuratore, era eccezionale nel carpire la fiducia altrui. Quei clienti, che la conoscevano da anni, erano amici di famiglia. Da parte dell’assicuratrice c’era sempre una parola gentile per tutti, se qualcuno aveva un problema se ne interessava, si offriva di dare una mano. E c’era sempre qualche regalino, qualche gentilezza che la donna riservava ai clienti. Clienti che di lei non dubitavano affatto. Grazie a quella fiducia la donna, secondo la procura, avrebbe carpito i dati delle vittime, stipulando a nome degli ignari clienti polizze e contratti fantasma intascando le provvigioni e incassando anche i premi d’incentivo per la vendita.