Plastica, bivio futuro. Calati aziende e posti di lavoro: "Pronti al riscatto"

Indagine di Confartigianato, il comparto oggi conta 429 aziende nel Varesotto e 9.452 dipendenti. Colombo: innescato il cambiamento, servono nuove figure.

Plastica, bivio futuro. Calati aziende e posti di lavoro: "Pronti al riscatto"

Plastica, bivio futuro. Calati aziende e posti di lavoro: "Pronti al riscatto"

Più di novemila dipendenti (9.452) per un totale di 429 aziende, 119 in meno rispetto a dieci anni fa. Sono i numeri del settore della plastica in provincia di Varese. Emerge dunque un calo in termini percentuali del -21,7%, superiore al -17,3% rilevato a livello regionale e al -18,7% calcolato a livello nazionale. In dieci anni sul fronte occupazionale si sono persi 474 occupati. È da questi dati che Confartigianato Imprese Varese è partita per cercare di delineare il futuro di un settore al centro di profondi cambiamenti. L’associazione ha svolto una lunga inchiesta durata cinque mesi per comprendere quali processi sono in corso per arrivare a un allineamento con i sempre più frequenti dettami normativi e con le richieste sempre più sostenibili provenienti del mercato.

Nell’occasione è stato anche realizzato un docufilm di trentasei minuti, che dà voce a dieci imprese, due docenti universitari e un centro per la prototipazione con l’impiego di granuli di plastica, Faberlab. "Occorre sottolineare che nessuno, dagli esperti agli imprenditori, pensa che la plastica sia destinata a scomparire – commenta il direttore generale di Confartigianato Imprese Varese Mauro Colombo – questo non significa che non sarà sottoposta a cambiamenti rendendo più concorrenziale operare in questo settore". Dal calo di aziende e forza lavoro dell’ultimo decennio risulta che un contraccolpo c’è già stato, anche se forse non è riconducibile alla sola transizione ecologica: sta di fatto che nei prossimi anni sempre di più andranno diversificati i materiali e le tecnologie in uso, spesso non ancora sufficientemente sperimentate. E sarà necessario portare nelle aziende figure professionali con le competenze necessarie ad affrontare il cambiamento. "Il passaggio – dice nel docufilm il docente del Politecnico di Milano Roberto Frassine – andrà fatto attraverso l’uso di materie vegetali e bioplastiche e un adattamento alle nuove necessità dei consumatori che, però, non deve cadere in un greenwashing sbrigativo".

Lorenzo Crespi