ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Personale delle Prefetture e Questure in presidio

Presidio nazionale a Milano lunedì a partire dalle 9.45, di fronte alla sede Adecco, dei lavoratori somministrati che...

Nella provincia di Varese sono occupati 13 lavoratori somministrati tra Commissariati Prefettura e Questura

Nella provincia di Varese sono occupati 13 lavoratori somministrati tra Commissariati Prefettura e Questura

Presidio nazionale a Milano lunedì a partire dalle 9.45, di fronte alla sede Adecco, dei lavoratori somministrati che operano presso il Ministero dell’Interno. La vertenza riguarda anche la provincia di Varese dove sono occupati 13 lavoratori somministrati, tra Prefettura, Questura e Commissariati di Busto Arsizio e Gallarate. La scelta del presidio è sostenuta unitariamente da Felsa Cisl, Nidil Cgil, UilTemp, dopo la sospensione dello sciopero nazionale, in programma lo stesso giorno, da parte della Commissione di garanzia per la concomitanza con un altro sciopero.

Spiegano dalla Cgil di Varese: "Si tratta di una vertenza nata dopo che le Agenzie Adecco e Randstad hanno deciso di interrompere il lavoro di circa mille lavoratrici e lavoratori (circa 130 nella sola Lombardia) che da anni garantiscono servizi essenziali in Prefetture e Questure. Per quanto riguarda il territorio varesino in Prefettura sono occupati 5 lavoratori somministrati e in Questura altri 8, collocati presso gli uffici di Varese e nei commissariati di Busto Arsizio e Gallarate.

Uno stop con gravi ricadute sui diritti, i servizi pubblici, le tutele delle persone migranti". Le Agenzie si sono rivolte al Tar del Lazio per contestare la legittimità dell’ultima proroga tecnica (con scadenza 30 giugno) richiesta dal Ministero dell’Interno per dare continuità occupazionale, lamentando il mancato riconoscimento, da parte del Ministero, dell’intero costo del lavoro, denunciando una perdita economica e un mancato profitto.

Dichiara Marzia Pulvirenti, Segretaria generale Nidil Cgil Varese: "Prevalgono le questioni economiche sulle esigenze di continuità occupazionale e si respira la totale indifferenza alle ripercussioni di carattere sociale che entrano in gioco". Quindi fa rilevare: "Assisteremo in tempi rapidi ad una paralisi di una serie di attività che garantiscono un servizio essenziale (ad oggi la sola Questura gestisce circa 120 pratiche al giorno)".

Si profila dunque una situazione particolarmente critica. "Continuiamo a registrare grande preoccupazione per la possibile cessazione dei contratti di somministrazione – sottolinea Gabriella Sierchio, Segretaria generale Fp Cgil Varese -. Non vengono garantiti servizi pubblici essenziali, riemerge il problema del sovraccarico di lavoro in capo al personale assunto dal Ministero che andrà in sofferenza a fronte di prossimi pensionamenti e nessuna previsione, al momento, di nuove assunzioni".

Lunedì mattina, dunque, il presidio dei lavoratori a Milano.