ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Palazzina sgomberata. In strada gli ultimi inquilini. Adesso via agli interventi

Gallarate, lo stabile di via Torino era inagibile e occupato anche da abusivi. Da mesi in stato di abbandono per il fallimento delle società proprietarie.

Palazzina sgomberata. In strada gli ultimi inquilini. Adesso via agli interventi

Era stato annunciato nelle ultime settimane e ieri mattina è stato effettuato lo sgombero del palazzo di via Torino 8. L’operazione ha impegnato un centinaio di operatori, tra agenti di Polizia di Stato e locale, carabinieri, vigili del fuoco, personale della Croce rossa e della Protezione civile per allontanare le famiglie che ancora si trovavano nello stabile. Presenti il sindaco Andrea Cassani e l’assessore alla Sicurezza Germano Dall’Igna.

La vicenda dello stabile è cominciata nel mese di novembre dello scorso anno, quando il Comune ha emesso un’ordinanza ad hoc, dopo alcuni sopralluoghi che avevano evidenziato situazioni critiche per questioni di igiene e sicurezza. Da anni al palazzo di via Torino non venivano effettuati i lavori di manutenzione.

I problemi sono cominciati dopo l’acquisizione del condominio da parte di tre società private, proprietarie della maggior parte degli appartamenti, che hanno accumulato, non pagando le spese, un debito di oltre 600mila euro. Le stesse società di recente sono state dichiarate fallite. I mancati pagamenti hanno portato all’interruzione delle manutenzioni, poi anche alla sospensione dell’energia elettrica condominiale (nelle parti comuni) e infine del riscaldamento centralizzato. Inoltre nel corso dei sopralluoghi erano stati accertati anche problemi al sistema fognario. Una situazione dunque da risanare, peggiorata negli ultimi tempi dall’intrusione di abusivi negli appartamenti vuoti.

Alla fine di maggio il caso del palazzo di via Torino era stato anche al centro di un incontro in Prefettura a Varese. Ieri mattina lo sgombero e l’allontanamento delle famiglie ancora presenti. (altre già nei mesi scorsi avevano trovato sistemazione altrove). Gli operai, inoltre, hanno dato il via agli interventi per precludere gli accessi sia alle parti comuni del palazzo sia ai singoli alloggi. Non ci sono state particolari tensioni, le famiglie rimaste erano state avvisate, solo un condomino ha perso la calma ma l’intervento degli agenti ha riportato la situazione sotto controllo.

Ora si attendono gli interventi da parte dei curatori fallimentari per ripristinare il sistema fognario e le condizioni di sicurezza che rendano lo stabile di nuovo abitabile, condizioni che da tempo non erano più garantite.