Nuovo Anno accademico Liuc: "O si investe in innovazione o si è destinati al declino"

Così il rettore Visconti alla cerimonia d’inaugurazione .

"Il mio è un saluto e una dichiarazione di grande vicinanza alla Liuc. Credo si debba dire sempre un grazie alle nostre Università: la Lombardia è attrattiva, lo dimostrano i tanti studenti che arrivano dall’estero. La vostra è la strada giusta, perché il futuro è fondato sull’innovazione, sulla ricerca e sulla conoscenza". Attilio Fontana, presidente della Regione, ha dato il via ieri alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico della Liuc, l’Università Cattaneo. Prima la prolusione "Università: teste ben piene o teste ben fatte?", del professor Ivano Dionigi, presidente del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea (80 atenei). "A mio parere - ha detto - tre soggetti collettivi sono chiamati in causa: la politica, che deve garantire il diritto allo studio, applicando l’articolo 34 della Costituzione, compito ancora in cerca d’autore; l’impresa, che deve assumere più laureati e pagarli adeguatamente; l’Università, che deve formare al meglio i laureati, parametrando i corsi second la domanda". Il presidente Liuc, Riccardo Comerio: "Vogliamo automi, replicanti, capaci di trovare risposte semplici, preconfezionate nel magazzino della loro testa o che cercano soluzioni a problemi in Chapt GPT senza saper porre domande, o persone pensanti, che si mettono in discussione, capaci di pensiero complesso e di gestire con creatività e intelligenza la transizione digitale 5.0?". Il Rettore Federico Visconti ha citato tre pietre miliari della via maestra per fare università: missione, crescita competitiva e interazione con il territorio. E ha ricordato la Scuola di Barbiana: "O si investe in innovazione o si è destinati al declino". Silvia Vignati