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“Norovirus in quasi tutti i campioni esaminati”: l’esito delle indagini di Ats Insubria per i malori dopo la scuola a Gallarate

Martedì oltre 90 segnalazioni di malesseri con sintomi da gastroenterite da decine di alunni e due docenti della Manzoni. In 31 sono finiti al pronto soccorso. Al centro del caso c’è quindi il virus altamente contagioso

Norovirus

Norovirus

Gallarate (Varese), 7 marzo 2025 – Caso dei malori in sequenza registrati martedì scorso fra gli studenti del plesso scolastico Manzoni di Gallarate, in provincia di Varese. Oggi l'Ats Insubria ha informato che "i risultati delle analisi effettuate dalla Microbiologia dell'Asst Valle Olona, diretta da Gioconda Brigante, hanno evidenziato la presenza di norovirus nella quasi totalità dei campioni fecali esaminati". 

Le 90 segnalazioni

Sono state 90 le segnalazioni di malori accusati da decine di alunni e due docenti della Manzoni di Gallarate. L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio di martedì: 31 bambini, accusando al ritorno da scuola disturbi gastrointestinali, sono stati accompagnati al pronto soccorso dai genitori, 12 a Gallarate, 19 a Busto Arsizio, solo un alunno è stato ricoverato a Busto Arsizio e dimesso il giorno dopo.  Ats Insubria ha subito avviato le inchieste epidemiologiche sui singoli casi segnalati e, in raccordo con Asst Valle Olona, sono state inviate ai medici di medicina generale e pediatri di famiglia dell’area territoriale Valle Olona le indicazioni per attivare la sorveglianza sanitaria. Le famiglie degli alunni vogliono chiarezza: nelle scorse ore una ventina di genitori si sono rivolti ai carabinieri di Gallarate per presentare una denuncia-querela sull’accaduto.

Cosa sono i norovirus 

“I norovirus appartengono alla famiglia dei Caliciviridae, virus a singolo filamento di Rna, e rappresentano uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica, costituendo così un serio problema nel campo della sicurezza alimentare. Le infezioni causate da norovirus si manifestano soprattutto in contesti comunitari, negli ospedali, nelle case di riposo, nelle scuole o, tipicamente, in ambienti confinati, come per esempio le navi da commercio e da crociera” spiegano sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità

Sintomi e cura 

“Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti, e cioè nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una leggera febbre. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni. Normalmente, l’unica misura è quella di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea. In particolare, la disidratazione può rappresentare una complicazione più seria per i bambini, gli anziani e i soggetti con precario equilibrio metabolico o cardiocircolatorio, e può quindi richiedere una certa attenzione medica. Non esiste un trattamento specifico contro il norovirus, né un vaccino preventivo” spiega Iss. 

Quanto è contagioso e come si trasmette

"Il virus è altamente infettivo e bastano 10 particelle virali per dare vita a un’infezione. Data la loro persistenza nell’ambiente, che ne permette la replicazione e diffusione anche per due settimane dopo l’infezione iniziale, i norovirus sono difficili da controllare ed è quindi necessario applicare rigorose misure sanitarie per prevenirli e contenerli. La trasmissione avviene direttamente da persona a persona, per via orofecale o via aerosol, oppure tramite acqua o cibo infetti, ma anche per contatto con superfici contaminate”. 

Già finito sotto i riflettori

l motore dei malori di Gallarate è dunque proprio il virus che in questi mesi è finito sotto i riflettori a più riprese per aver causato picchi di gastroenteriti in molti Paesi un po' in tutto il mondo, Italia compresa (ultimo caso finito alla ribalta delle cronache a Pescara). Tanto da diventare per esempio negli Usa il quarto pilastro di un fenomeno battezzato 'Quad-demic', la quadrupla epidemia che ha tenuto impegnati gli operatori sanitari, aggravando il carico dell'azione contemporanea di influenza, virus respiratorio sinciziale (Rsv) e Covid-19.

Le indicazioni di Ats Insubria

"Rassicuriamo la comunità scolastica e la cittadinanza - scrive ancora l'Ats Insubria - relativamente alla natura del presunto focolaio: i sintomi di tutti i soggetti coinvolti sono ricollegabili a questo tipo di virus e raccomandiamo il rispetto delle norme igieniche di base come il lavaggio delle mani prima dell'assunzione di cibi e bevande". Quanto alle misure efficaci di prevenzione, si ricorda nell'approfondimento Iss, includono rigorosa igiene personale, lavaggio accurato delle mani e delle superfici, uso di alimenti certificati e isolamento delle persone infette. "Ringraziamo - conclude l'Ats Insubria - per la tempestività e la collaborazione tutto il personale di Asst Valle Olona, medici e pediatri del territorio, che si sono occupati" dei pazienti che hanno manifestato i disturbi causati dal norovirus.