
Il convegno al Teatro Nuovo è stato dedicato alle iniziative messe in campo per contrastare il bullismo e il cyberbullismo
Prevenzione e coinvolgimento dei ragazzi sono le due parole d’ordine all’Ipc Einaudi per contrastare qualsiasi forma di bullismo e cyberbullismo. L’istituto superiore varesino è molto attivo in quest’ambito e i risultati non tardano ad arrivare. "L’idea della nostra scuola – spiega la dirigente scolastica Samantha Emanuele – è quella di prevenire, tanto che non abbiamo problemi di bullismo e cyberbullismo a scuola, perché su qualunque problema noi agiamo in chiave preventiva".
Le strategie di azione sul tema sono state al centro di un convegno che si è svolto al Cinema Teatro Nuovo. Un incontro, ha spiegato la dirigente, "che nasce proprio per trasmettere quelli che possono essere i rischi legati al bullismo e al cyberbullismo, perché abbiamo visto che una formazione soltanto in caso di emergenza non funziona: ci vuole una formazione strutturata". All’Einaudi questo si concretizza attraverso una serie di interventi, a cominciare dai laboratori di prevenzione in collaborazione con il consultorio Gulliver. C’è poi il progetto di peer education - che coinvolge i ragazzi stessi - illustrato dalla referente bullismo Maria Rosaria Maggio: "I nostri studenti delle classi terze seguono una formazione pomeridiana per diventare peer educator e diventano veicolo di trasmissione di messaggi di prevenzione ai loro pari delle classi prime e seconde".
Un’altra iniziativa consiste in uno sportello psicologico, a cui gli alunni possono accedere in caso di situazioni di sofferenza. E a breve partirà un altro progetto che vede il Comune di Varese ente capofila: all’Einaudi aprirà uno sportello vittima. Un luogo di ascolto in cui poter avere una consulenza di tipo psicologico e anche di tipo legale nel caso in cui fosse necessario.
Lorenzo Crespi