
"Stiamo stringendo un accordo con Azienda sociale, per destinare la villa a uno spazio neutro, protetto, dove le famiglie possono incontrarsi, accompagnate e assistite da personale specializzato, come assistenti sociali o psicologi, formando uno spazio utile per tutto il Castanese". Il sindaco di Turbigo, Fabrizio Allevi, parla dell’ex villa in via Gallarati, confiscata alla mafia, che tornerà a nuova vita dopo i lavori di ristrutturazione. "Per questo progetto saranno utilizzati 50mila euro provenienti da un finanziamento che siamo riusciti ad aggiudicarci e altri 50mila messi da Azienda sociale, Questa struttura farà da polo per tutto il Castanese, non solo quindi per il territorio di Turbigo".
Per una bella storia da raccontare, un’altra rischia di finire male. Alla Tela di Rescaldina è iniziata una raccolta fondi per proseguire l’attività nell’immobile confiscato alla mafia. Il locale, che si affaccia sulla Saronnese, da anni è diventato centro di eventi culturali e musicali, ma mancano fondi. "Questa raccolta fondi è finalizzata a consolidare le attività della Tela, Osteria Sociale del Buon Essere – spiegano dalla cooperativa sociale che gestisce l’immobile –. La Tela è un progetto di formazione e lavoro nella ristorazione, offre opportunità a persone svantaggiate, utilizza principalmente prodotti provenienti dalla filiera equo solidale, a Km 0 e da agricoltura biologica. Questo è uno spazio di solidarietà: nella Bottega del gusto è possibile trovare prodotti eno-gastronomici di cooperative sociali e giovani aziende che lavorano terreni confiscati alla criminalità".
Christian Sormani