REDAZIONE VARESE

Motociclista di enduro disarcionato da un cappio d’acciaio

Motociclista di enduro disarcionato da un cappio d’acciaio

Ha rischiato di ferirsi gravemente: ancora un episodio increscioso ai danni di un endurista. Daniele Cirrincione (direttore sportivo del Moto Club Abbiate Guazzone) stava compiendo la ricognizione del percorso del Campionato Regionale Enduro Lombardia che si svolgerà l’8 ottobre con partenza da Tradate. Mentre percorreva uno sterrato in un bosco adiacente la Provinciale 66, a Venegono Inferiore, Cirrincione è stato disarcionato improvvisamente dalla moto dopo essere stato bloccato da un cappio scorrevole di acciaio con passante scorsoio che ne ha immobilizzato il collo al manubrio della moto.

Scrive la Federmoto: "Grazie alla bassa velocità e all’intervento tempestivo degli amici, Cirrincione è rimasto stordito ma non ha perso conoscenza. Ha rimediato una profonda ferita al collo ma se fosse stato da solo le conseguenze avrebbero potuto essere tragiche. Da sottolineare che il Comune di Venegono Inferiore ha dato l’autorizzazione allo svolgimento della competizione sul suo territorio. Ulteriore rammarico è dato dal fatto che gli enduristi stavano ripulendo il bosco dai rifiuti per consentire il passaggio dei concorrenti durante la manifestazione".

E il presidente della FMI, Giovanni Copioli: "Sono esterrefatto da quanto accaduto. Non è ammissibile che durante un’uscita in moto si rischi la vita in questo modo. Porre un ostacolo qualsiasi, fosse anche una trappola per bracconaggio, su un sentiero dove possono transitare pedoni, bici e moto è comportamento delinquenziale. Bisogna capire che l’endurista è una risorsa per il territorio: lo tutela raccogliendo rifiuti, ripristinando i percorsi di gara, manutenendo il verde".