PAOLO MATTELLI
Cronaca

Si licenzia e parte in moto per Capo Nord: “Per pagarmi il viaggio ho usato i soldi del Tfr”

Busto Garolfo, dopo 33 giorni Andrea Ferrari ha raggiunto la sua meta. “Dopo ogni curva e ogni collina potrebbe accadere qualcosa che cambia tutto”

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Andrea Ferrari

Ha scelto di coronare un sogno forse coltivato tutta una vita rinunciando a tutto lavoro compreso per poterlo vivere. Lo scorso 20 luglio Andrea Ferrari, 33enne di Busto Garolfo, è partito in sella alla sua motocicletta KTM da lui chiamata “kapparmato” per i pesi che senza un minimo sforzo riesce a portare, con una destinazione molto ambiziosa, raggiungere l’estremo nord dell’Europa e fermarsi a contemplare il mondo come appare da Capo Nord. Una vita vissuta con il rombo dei motori nelle orecchie e nel cuore tra desiderio di libertà assoluta e voglia di conoscere la natura quasi da protagonista e non da semplice spettatore o turista.

“Pianificare un viaggio del genere – spiega Andrea – non è semplice, si cerca di organizzare a grandi linee ma dopo ogni curva e ogni collina potrebbe accadere qualcosa che cambia tutto e quello che hai progettato non vale più. Un’avventura come la mia richiede dei sacrifici; rinunci a qualcosa per poi ambire ad un risultato più grande”. Anche economicamente non deve essere stato facile “Quando ho pianificato il viaggio dovevo anche provvedere agli strumenti per finanziarlo, mi sono licenziato e con il TFR ho realizzato un primo passo poi una serie di rinunce come, per esempio, i tatuaggi a cui ho dovuto dire basta per accantonare qualche soldo”. Marco che riusciamo a contattare dalla Norvegia quando mancano solo 300 km al raggiungimento della meta, in un momento di pausa spiega a grandi linee le tappe della sua avventura.

“Sono ovviamente partito dall’Italia per poi attraversare la Francia con una tappa in direzione della Normandia per ricordare lo sbarco alleato del 6 giugno, poi le Fiandre, la Danimarca, Norvegia, Isole Lofoten e alla fine eccomi qui a soli 300 km dalla destinazione che spero di raggiungere questa sera domenica 25 agosto”. Per Andrea non un viaggio in solitaria, le amicizie le ha incontrate per strada, nelle città e nei paesi attraversati oppure partecipando a qualche motoraduno “Sono ovviamente partito da solo lasciando a casa famiglia e fidanzata ma non mi sono mai sentito un motociclista abbandonato, ho incontrato tanta gente e tanti motociclisti coltivando un’infinità di relazioni e amicizie”.