Morti in corsia a Saronno: ergastolo confermato per Leonardo Cazzaniga

Riformata la sentenza di primo grado, colpevole di dieci omicidi

Processo Cazzaniga

Processo Cazzaniga

Varese - È stato confermato l'ergastolo per Leonardo Cazzaniga l'ex primario del pronto soccorso di Saronno ritenuto responsabile di una serie di omicidi, anche di pazienti ricoverati. E' quanto ha deciso la Corte d'Assise d'Appello di Milano che lo ha assolto per 3 casi su 13.  I giudici hanno in sostanza accolto la richiesta avanzata dal sostituto pg Nunzia Ciaravolo.

Sono 10 gli omicidi per cui è stata confermata la condanna dell'ex primario: nel dettaglio, 8 pazienti dell'ospedale di Saronno e gli omicidi di Massimo e Luciano Guerra, rispettivamente marito e suocero della sua ex amante, Laura Taroni, la cosidetta "infermiera killer" dell'ospedale di Saronno già condannata a 30 anni di carcere con sentenza confermata anche in appello. Tre, invece, gli omicidi per cui invece è stato assolto.

La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato anche l'isolamento diurno per tre anni nei confronti dell'ex primario e ha dichiarato il non doversi procedere per prescrizione nei confronti di quattro medici della commissione ospedaliera, chiamata a valutare l'operato di Cazzaniga e che in primo grado erano stati condannati a 2 anni e sei mesi per favoreggiamento. Nell'assolvere Cazzaniga per le morti di tre pazienti, la Corte ha revocato le statuizioni civili nei confronti dei loro familiari. "Andremo a vedere le motivazioni per vedere il ragionamento dei giudici, non siamo soddisfatti e sicuramente faremo ricorso in Cassazione», ha affermato Andrea Pezzangora, difensore dell'ex primario insieme all'avvocato Ennio Buffoli. Condannata anche l'Asst Valle Olona come responsabile civile.