Funivia Monteviasco: sopralluogo dell'Esercito. Gestione dell'impianto al genio militare

E' questa l'ipotesi a cui si sta lavorando dopo tre anni e mezzo di stop, seguiti alla morte di un addetto alla manutenzione

Il sopralluogo alla funivia di Monteviasco

Il sopralluogo alla funivia di Monteviasco

Curiglia con Monteviasco (Varese) - Riattivazione della funivia di Monteviasco: si muove anche l'esercito. Questa mattina, venerdì 6 maggio, si è tenuto un sopralluogo dei rappresentanti dell'Esercito italiano per verificare la fattibilità della riattivazione della funivia Ponte di Piero-Monteviasco, ferma da tre anni e mezzo dopo la morte di un addetto alla manutenzione, rimasto stritolato mentre stava effettuando alcuni lavori sull'impianto. Secondo i piani dovrebbe proprio essere il genio militare a gestire la struttura.

All'appuntamento hanno partecipato, oltre a esponenti dell'Esercito, il sindaco di Curiglia con Monteviasco, Nora Sahnane, alcuni carabinieri della compagnia di Luino, rappresentanti della Comunità Montana Valli del Verbano, tecnici dell’Agenzia per il Trasporto pubblico locale (TPL) bacino di Lecco, Como, Varese. Con loro anche due consiglieri regionali varesini, la vicepresidente del consiglio regionale Francesca Brianza (Lega) e il capogruppo di Lombardia Ideale-Fontana Presidente Giacomo Cosentino.

"E’ una vicenda che ho seguito personalmente dal primo momento, in sintonia con il presidente Attilio Fontana - ha detto il consigliere Cosentino - Abbiamo chiesto come Regione Lombardia un sopralluogo dell’Esercito, che ringrazio sinceramente, per cercare di trovare una soluzione rispetto a un problema che ci sta molto a cuore”.

“Abbiamo accompagnato i militari nelle verifiche tecniche necessarie – aggiunge l’esponente di Lombardia Ideale – e ci auguriamo che questo sondaggio rappresenti il primo passo per un definitivo processo di riattivazione dell’impianto. A prescindere dall’esito di questo rilevante tentativo stiamo sondando ulteriori ipotesi di intervento. Per noi la funivia di Monteviasco – conclude il consigliere regionale – è una questione di primaria importanza, una struttura essenziale per un territorio che ci sta molto cuore, un servizio imprescindibile per la mobilità di abitanti e turisti”.