
Monteviasco, o cibo e medicine sono stati trasportati dai carabinieri
Varese, 31 dicembre 2019 - Non ci sono ancora tempi certi per la riapertura della funivia che collega Curiglia a Monteviasco, il piccolo paese isolato da un anno dopo l’incidente costato la vita al manutentore dell’impianto di risalita. Ma un iter ben definito per arrivare alla tanto agognata meta, quello sì. "È stato definito nel corso di un incontro tra l’assessorato regionale alle Infrastrutture e il Comune - spiega il consigliere regionale di Lombardia Ideale, Giacomo Cosentino -. la Regione ha già stanziato un totale di 250mila euro, quindi il tutto sarà a costo zero per il Comune". L’iter prevede che l’Amministrazione si faccia carico ("non appena gli uffici apriranno dopo le feste" - ha assicurato il sindaco) di nominare un direttore esecutivo per redigere il progetto di messa in sicurezza della funivia. Quindi si passerà all’appalto per i lavori.
Una volta terminati gli interventi e arrivate le autorizzazioni dal Ministero, verrà avviata una nuova procedura per affidare la gestione del servizio di trasporto e a quel punto la funivia potrà ripartire. "Non c’è altra strada per risolvere la questione - spiega Cosentino -. Da parte nostra possiamo solo assicurare che supporteremo il Comune anche a livello legale".
Ma ci sono tre incognite. Primo: l’esito della gara. Bisogna capire se l’eventuale l’assegnatario avrà tutte le carte in regola per gestire il servizio (l’ultimo bando fu revocato dal Comune a novembre per questo motivo). Secondo: le tempistiche necessarie a ottenere i permessi del Ministero. Terzo: l’indagine attualmente ancora in corso sulla morte del manutentore della funivia. La struttura era stata sequestrata dagli inquirenti e poi dissequestrata ma il procedimento è ancora in corso e si attende di capire quale sarà la decisione della Procura.